Campioni in Italia!

Quella gioia che non ti aspetti, quella gioia che sogni di vivere. Quella gioia di chi non ci credeva, di chi dopo la sconfitta a Verona pensa ad un altro campionato difficile anche se c'è Antonio Conte in panchina. Poi piano piano vedi che la squadra spinge, accelera, soffre, lotta, ci crede, ci prova. Vedi che il condottiero lavora senza freni, lavora con caparbietà e metodo. Il gioco? Latita ma chi se ne frega. I gol sono pochi, ma basta un gol solo per vincere le partite e portare a casa i tre punti. In inverno, ma dopo aver aspettato anticipi, posticipi, coppe e coppette, il Napoli è Campione d’Inverno. Titolo che vale poco, pochissimo, ma che ti lancia lì in alto alla classifica come in un sogno che piano piano cresce. Gennaio e febbraio sono tremendi: abbiamo capito che qui è tutto più difficile ma anche più sofferto e bello. Conte lo ha capito subito che c’era un pertugio, un buco dove infilarsi.
Mi spiego: Juve e Milan balbettavano, la Lazio ci ha provato, la Roma assente fino a Ranieri. L’Atalanta era la vera sorpresa. L’Inter la favorita ma con un occhio troppo ammiccante verso la Champions. Conte ha annusato la preda, ha visto la possibilità di infilarsi in quello spazio, diventato strettissimo dopo la cessione di Kvara, il centrale difensivo che non arrivava, con Buongiorno infortunato, l’esterno preso all’ultimo secondo nel mercato di fine giornata. Insomma con tutte le difficoltà del caso. Il miracolo di Conte iniziato dopo Verona, prendeva piano piano forma. Il testa a testa con l’Inter sembrava impossibile con la corazzata milanese che andava a conquistare settimana dopo settimana la finale della Coppa dalle grandi orecchie.
Insomma sembrava impossibile ma lui, baciato dall’alto anche dal nostro D10S, ci ha sempre creduto anche quando i risultati stentavano ad arrivare. Sconfitta a Como e pareggio a Venezia sono “mazzate” difficili da digerire, sembrava tutto perso dopo vittorie esaltanti contro Juve e Atalanta e un pareggio con l’Inter al Maradona che grida ancora vendetta. Il miracolo si compie grazie anche all’Inter che con Roma e Bologna subisce la tensione della vetta, pensando alla Champions. Il finale lo conoscete, è storia, è gioia, è pazzia totale di una città che è esplosa al fischio finale di La Penna che ha sancito la conquista del 4° scudetto, dopo solo 2 anni, dopo una sola stagione terribile e con la consapevolezza che non devono per forza passare 33 anni per rivincere quel triangolino tricolore. Grazie Napoli, grazie Conte, grazie Scott, grazie Big Rom, grazie ragazzi. Napoli ancora una volta Campione in Italia!
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