Il problema del Napoli è chiarissimo

04.10.2019 16:10 di  Antonio Gaito  Twitter:    vedi letture
Il problema del Napoli è chiarissimo
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I due punti lasciati per strada a Genk, nella trasferta più agevole del raggruppamento, non possono non portare ad una riflessione visto che il Napoli ha palesato esattamente gli stessi problemi della scorsa stagione. In una gara non esaltante, Milik e poi Callejon hanno avuto comunque tre clamorose palle gol, escludendo un'azione finita con un palo ed una traversa, per sbloccare il risultato, aprire il match e sovvertire anche i giudizi come spesso avviene nel calcio. La spia dei problemi realizzativi in realtà è accesa già dalla gara col Cagliari, anche se il gol incassato nel finale - dopo 87' giocati ad una porta - non ha permesso probabilmente di focalizzare subito pienamente il vero problema. Ancelotti ha infatti ormai registrato la fase difensiva: escludendo le prime due giornate, il Napoli ha incassato appena 3 gol nelle successive 6 gare compresa la Champions (di cui un rigore a Lecce a risultato già acquisito e un gol su angolo) mentre preoccupa la quantità di palle gol necessarie per andare a segno ed una percentuale realizzativa ancora più bassa dell'anno scorso. E non sempre, soprattutto in alcune trasferte come anche quella di domenica a Torino, puoi sopperire creando palle gol a ripetizione dal primo all'ultimo minuto.

Non deve illudere il miglior attacco in campionato visto che, anche in questo caso, le reti sono raccolte nelle prime due giornate e poi a Lecce. Nonostante divrersi singoli non al top, come l'anno scorso il Napoli resta una squadra che crea tantissimo (prima in Italia e seconda in Europa con 21,3 tiri tentati, dietro solo al City), ma nonostante la vocazione spregiudicata ed i tanti uomini offensivi schierati, non riesce a distribuire in modo uniforme le reti e ad avere continuità realizzativa. Due volte a secco nelle ultime tre gare: un dato allarmante per quanto creato ed in vista della trasferta di Torino. Ed il cinismo è mancato peraltro anche nelle vittorie, come nella gara col Brescia, non chiusa nonostante uno straordinario primo tempo, rischiando poi la beffa con il calo del secondo tempo. Una problematica già sottolineata più volte da Ancelotti l'anno scorso ed evidentemente non risolta dal mercato, visto che Lozano - arrivato a campionato in corso - è in una naturale fase d'ambientamento e Llorente non può di certo giocarle tutte. Complice anche l'infortunio che l'ha tenuto fuori per oltre un mese, Arek Milik finora si può dire che ha contribuito al problema più che attenuarlo. E nonostante i limiti evidenti del polacco, se il Napoli non recupera l'attaccante più prolifico della scorsa stagione - 20 reti senza rigori - il vecchio difetto può ingrandirsi e trasformarsi in un gigantesco problema.