Il silenzio senza innocenti

31.05.2021 09:00 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Il silenzio senza innocenti
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Giorno 8: nessuna novità. C’è un diario del cuore, o meglio della sofferenza, che i tifosi appuntano con meticolosità quasi maniacale dal fischio finale di Napoli-Hellas. È un diario con tante, troppe pagine bianche, ed una sensazione di abbandono quasi incompatibile con lo status di sostenitore di un club. Perchè un rapporto è fatto di dovere reciproci, rispetto necessario, adempimenti anche formali ma che sono la base su cui costruire quel legame.

Giorno 8 e tutti ancora muti. Ammutoliti, pure in nazionale, con Politano che quasi deve tagliarsi la lingua perché delle questioni di casa Napoli non può parlare. Si può fare tutto, insomma. Farsi i video in cui si scherza con Immobile, salutare Gattuso, fare i complimenti all’immenso Jorginho che alza la Champions League, ma non dire ai tifosi: ragazzi noi siamo qui, scusatemi, ma ripartiremo con ancora più fame.

Giorno 8 e regna il silenzio senza innocenti. De Laurentiis ha twittato per annunciare Spalletti, ma è rimasto rintanato nel suo castello comunicativo. Isolato dal mondo esterno, da quel 21 febbraio che appartiene ormai ad altra era calcistica, ad un Napoli che si è dissolto al fischio finale della maledetta notte contro il Verona. 

Su quel diario le note non mancano. Sono piene zeppe di opinioni, divagazioni, interpretazioni che inevitabilmente diventano personali. Su un diario vuoto ognuno ci scrive quello che ci vuole, se non arrivano notizie dal fronte, è sempre accaduto così. E in questa solitudine mediatica, i tifosi attendono. Una parola semplice, che vale più di mille altre. Scusateci. Ma tutto ancora tace, sul monte sventola solo una bandiera bianca.