Le bottiglie con l'urina e le mascherine dei razzisti: la faccia sporca di una gara da ricordare

Le bottiglie con l'urina e le mascherine dei razzisti: la faccia sporca di una gara da ricordareTuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 20 ottobre 2015, 20:30Copertina
di Arturo Minervini

Che strano. Quanta differenza può esserci tra quello accaduto in campo e quello avvenuto fuori, rimescolando le sensazioni di 48 ore che hanno fatto tanto parlare e discutere. Napoli-Fiorentina è ormai un ricordo, il risultato in archivio, con tutte le considerazioni del caso che ognuno vuole trarre. Il risultato, sebbene qualcuno sembra averlo messo in secondo piano, ha arriso al Napoli, capace di battere un'altra big dopo aver già messo al tappeto Lazio, Juventus e Milan. Dal punto di vista tecnico, sebbene qualcuno abbia azzardato affermare il contrario, la sfida del San Paolo è stata quella senza dubbio più interessante della giornata, se non dell'intero campionato (altro che gli sbadigli di Inter-Juventus, che hanno preferito i calci al calcio). Si sono affrontate due squadre vere, allenate in maniera ineccepibile da due grandi conoscitori di calcio. 

Vedere Napoli-Fiorentina, al di là della fede calcistica, è stato un piacere per gli occhi. Una gara a scacchi preparata nei minimi dettagli alla vigilia da Sarri e Sousa, un continuo confronto-scontro tra le idee tattiche di uno e dell'altro. Probabilmente i viola, ordinati e precisi, hanno pagato limiti tecnici che alla lunga sono destinati ad emergere e, soprattutto, sono stati puniti dalle incredibili qualità dei solisti azzurri. Higuain ed Insigne sono lussi che non tutti possono concedersi. La sconfitta, in ogni caso, non cancella l'ottima prova degli ospiti e soprattutto non cancella il ricordo di una gara che riconcilia con il calcio e testimonia la crescita del nostro campionato nelle ultime due stagioni (nonostante gli esterofili continuino ad affermare il contrario),

Conciliante in campo. Demotivante, fuori. Ancora una volta si segnalano brutti episodi, che nascono da un odio difficile davvero da comprendere. Nella mente ancora vivo quel coro insopportabile scandito dal Franchi "Lorenzo salta con noi" nel giorno del tremendo infortunio di Lorenzo Insigne. Abbiamo ascoltato, praticamente sin da subito, i cori dei tifosi ospiti che invitavano i napoletani - la giriamo in maniera ironica - il sapone con maggiore frequenza. Abbiamo visto, ancora una volta, le immagini di tifosi toscani che si facevano immortalare (orgogliosi) con le mascherine negli autobus che li conducevano verso Partenope. Abbiamo letto delle proteste dei fiorentini sul trattamento ricevuto dalle forze di Polizia ed all'interno dello stadio, con bottiglie di urina che sarebbero state lanciate verso il settore ospiti. Fatti che vanno condannati in maniera netta, così come il nauseante razzismo che ormai è più una moda che altro nei confronti dei napoletani. Il calcio incassa, ancora una volta, l'ennesima sconfitta. Uno spot per il nostro campionato, sul terreno di gioco, trova il modo di ricordarci, fuori dal campo, l'assoluta mancanza di una cultura sportiva di questa Italia in gran tempesta.