VIDEO - 17.47: E ME DICISTE SI NA SERA 'E MAGGIO

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giovedì 10 maggio 2012, 17:47Copertina
di Vincenzo Balzano
Venticinque anni fa il primo scudetto del Napoli

Cinque lustri sono ormai passati. Tanto tempo, e il tempo, si sa, può consumare le cose. Ma questa no: il primo scudetto resterà per sempre un momento fondamentale nella mente e nei cuori dei tifosi del Napoli. Di quelli che c'erano, ma anche di quelli che ne hanno sentito parlare, magari dal racconto di un padre, di un fratello più grande. E' un patrimonio che si trasmette in eredità, insieme alla fede per i colori azzurri. L'azzurro, già. Il colore del cielo, il colore del mare. Il colore del Napoli. Di una passione che solo chi la prova può capire.

10 MAGGIO - La storia ha voluto una data. Dieci Maggio Millenovecentottantasette. Il giorno che ha cambiato per sempre la storia del calcio a Napoli. Il giorno in cui un sogno, cullato per oltre sessant'anni, è diventato finalmente realtà. Grazie soprattutto a una persona. Perchè quello scudetto ha un nome e un cognome precisi: Diego Armando Maradona. "Fu il trascinatore", ha detto Salvatore Carmando. Semplicemente, il giocatore che ha trasformato una squadra forte in una invincibile. E pazienza se quel ciclo, come ha detto Salvatore Bagni, è durato poco ed è stato poco vincente rispetto alle potenzialità di quel Napoli. Quelle emozioni, quelle sensazioni, resteranno per sempre. Uniche, inimitabili.

17.47 - Napoli-Fiorentina, l'ultimo atto di una stagione incredibile, si concluse con un 1-1 che fu sufficiente al Napoli per laurearsi Campione d'Italia. Alle 17.47 di quella domenica, l'arbitro Pairetto fischiò la fine della partita: la felicità trovò casa a Napoli. Calciatori, tifosi, tutti uniti un unico abbraccio. Napoli si dipinse d'azzurro, un fiume di gente invase le strade della città. "Quella festa dura ancora oggi - ha detto Bagni a Tn - perchè è nella mente di tutti i tifosi". Che, quella sera, furono di nuovo orgogliosi di essere napoletani. E finalmente, vincenti.

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