“Cose da terzo mondo!”, il leghista Vice-Pres. Senato attacca Napoli, ma cita dati errati

Gianmarco Centinaio, leghista e vicepresidente del Senato, ha scritto alcune frasi sui suoi profili social che hanno fatto adirare e non poco il pubblico napoletano. Centinaio sul suo profilo Facebook ha commentato così i festeggiamenti scudetto dei partenopei: "120 feriti. Aggressioni, coltelli, rapine e pistole. Qualcosa non funziona. E per fortuna hanno vinto altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile". Poi in risposta al commento di un utente: "Guardi che a Napoli ci sono andato spesso ed è una bella città, però quello che è successo è da Terzo Mondo! Colpa di tutti i napoletani? Ovvio no! Ma è successo e non si può ignorarlo. E non mi si venga a dire che ovunque succedono queste cose...".
Come si può facilmente dedurre, la rabbia degli utenti che gli hanno replicato sta nei dati riportati dal vicepresidente del Senato. Centinaio non cita la fonte da cui ha tratto i numeri circa i feriti e le aggressioni ed il giornalista napoletano di Fanpage Ciro Pellegrino si è attivato sui suoi canali social per smentire: "Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, esponente della Lega, ha dichiarato che a Napoli, durante la festa scudetto, ci sarebbero stati 120 feriti. Non è vero. C'è un numero che si avvicina a quello del leghista: rappresenta le persone si sono rivolte ai presidi di primo soccorso. Non è stata una ecatombe, insomma. C'erano anche casi di indigestione, svenimenti, cadute, roba da folla, non da guerriglia urbana.
I codici rossi e gialli? Appena 61 su mezzo milione di persone in strada nella sola Napoli, poco più dello 0,01% (i dati sono della Prefettura). Il Cardarelli, ospedale principale della città, è stato chiaro: nessun accesso per eventi violenti. Ma il tema non sono i numeri. Sono le parole, orribili, di Centinaio: «Meno male che hanno vinto, sennò era guerra civile». Fossi io nella Lega eviterei di usare la guerra come metro. Altrimenti dovremmo chiedere al loro capo politico di recarsi a Gaza o in Ucraina e relazionare cosa sono guerre e bombe. Non sentivo etichettare quel che accade qui come «terzo mondo» da un po'. Che dire, saranno contenti i dirigenti della Lega in Campania, viste le imminenti Elezioni Regionali".
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
