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ADL: "Conte? Non posso dire nulla, prossimi 10 giorni decisivi. Non deve vincere il tifo...!", Juan Jesus: "Mia carriera pulita, mentre Acerbi..."

27.05.2024 11:05 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
ADL: "Conte? Non posso dire nulla, prossimi 10 giorni decisivi. Non deve vincere il tifo...!", Juan Jesus: "Mia carriera pulita, mentre Acerbi..."

“L'Italia è un Paese razzista?” È questo il tema del convegno che si terrà oggi, lunedì 27 maggio, alle ore 10:30 al centro congressi Jambo di Trentola Ducenta. All’incontro parteciperanno Mimma D'Amico, responsabile centro sociale ex Canapificio di Caserta, Mamadou Kouassi, cui è ispirato il film “Io Capitano” che ha vinto il David di Donatello, Juan Jesus,calciatore SSC Napoli e Aurelio De Laurentiis, presidente SSC Napoli. Modera i lavori il professor Guido Trombetti, già Rettore della Federico II. In collegamento Kalidou Koulibaly, ex calciatore SSC Napoli.

10.10 - L'ufficio stampa del Napoli ieri ha precisato che non sarebbe stato possibile per i giornalisti rivolgere domande al patron azzurro e che quindi non si sarebbe parlato di mercato. Ma c'è comunque grande attesa per le parole di De Laurentiis che tratterà un argomento delicato dopo il caso Acerbi-Juan Jesus e comunque lo farà in un momento decisivo dell'affare Conte.

10.35 - Inizia in questo istante il convegno. De Laurentiis accanto a Nicola Lombardo, capo comunicazione SSC Napoli, e il difensore azzurro Juan Jesus. Il fenomeno del razzismo purtroppo ancora presente in campo e non solo sarà il tema principale del convegno.

10.45 - Parla De Laurentiis: "In Italia esiste intolleranza verso il diverso. I politici ne sono responsabili. Questo non è il paese del fare. L'intolleranza nasce da insoddisfazioni personali. L'episodio che ha visto coinvolto Juan Jesus può essere determinato in funzione di frustrazioni personali. Ma bisognerebbe prevalere anche il concetto dell'accoglienza. Ad un certo punto la superiorità fa sì che uno debba anche accondiscendere all'accettazione di certi sgarbi subiti in nome della libertà e dell'assoluta trasparenza".

10.52 - Parla Juan Jesus: "Acerbi? Io ho provato a essere superiore a fine partita. La mia carriera parla per sé, sono sempre stato corretto, a differenza sua con episodi che ci fanno pensare cose diverse. Ma poi lui mi voleva smentire nonostante io lo avessi tutelato e protetto. Passare per bugiardo mi è sembrato esagerato. Oggi metto un velo pietoso su questa situazione, devo andare avanti ed essere intelligente ed esempio per i miei figli e per gli altri. Se succedono di nuovo cose simili dobbiamo essere superiori".

10.56 - Torna a parlare De Laurentiis: "Non si parla di esistenza di doppio stato? Se questa è la nostra natura snaturata, è difficile poi educare le persone. I bambini di razzismo non hanno nulla, sono in classi miste, giocano con tutti. Poi man mano che si cresce...il bullismo ad esempio è conseguenza di un razzismo all'interno comportamentale di frequentazione di altri simili anagraficamente parlando. Alla base c'è uno stato che non ha mai funzionato e non sta funzionando, un problema educazionale nelle famiglie che devono lavorare per portare un doppio stipendio a casa e non possono tutelare con la loro presenza la crescita dei loro pargoli, i quali risentono poi di quell'assenza. La scuola da sola non bastano e non è adeguata perché ha professori che non sono in grado di educare in modo moderno i nostri ragazzi e quindi i problemi sono molteplici. Criticare è facile, il problema è trovare cosa fare per non poter più criticare". 

11.02 - Salutano De Laurentiis e Juan Jesus che lasciano il palo. In chiusura, pur senza citare Conte, ma si capisce che si parla di lui, il patron azzurro dice: "Non è che non gliela dico, non gliela posso dire perché i prossimi dieci giorni saranno decisivi dopo aver fatto tutte le opportune, necessarie valutazioni. Non deve vincere il tifo ma l'equità del ragionamento". 

11.05 - Si chiude qui il convegno.