Ancelotti e Gattuso: destini che si incrociano (sempre)

10.06.2020 18:30 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Ancelotti e Gattuso: destini che si incrociano (sempre)
TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Vite collegate, miscelate dentro un tempo che non va solo in una direzione. Intrighi, intrecci e intralci di destini che in qualche modo si ritrovano a fare i conti, a ricordare un passato che ha creato legami inossidabili. Oggi non è una giornata come le altre per Carlo Ancelotti e Rino Gattuso. Il primo da Londra festeggia un compleanno anomalo, dopo il blocco per il Covid-19 ed una Premier che si prepara alla ripartenza dopo tante polemiche. 

Nello stesso momento, a 1.616 chilometri (in linea d’aria) di distanza, Gattuso vive l’attesa della ripartenza, ancora devastato dal recente lutto che ha colpito la sua famiglia, pronto a tuffarsi sul lavoro per provare a mettere in un angolo un dolore che lo accompagnerà per sempre. Il tecnico azzurro è vicino alla conferma, mancano solo gli ultimi dettagli, ma Aurelio De Laurentiis si è convinto che l’uomo giusto per iniziare un nuovo ciclo sia proprio l’ex calciatore del Milan, scudiero senza paura di Ancelotti in mille battaglia (spesso vinte) sul terreno di gioco.

“Sono uno che capisce le esigenze dei calciatori, di fatto con molti di essi sono nati ottimi rapporti. Al primo posto metto quello con Rino Gattuso: per me era come un fratello, riuscivo a confidarmi. Il rapporto fra me e Rino è speciale, anche se è brutto da dire nei confronti degli altri calciatori. Ci sono delle affinità caratteriali incredibili, nel quarto di finale 2003 contro l’Ajax stavo fumando e lui con la sua esultanza per poco non mi fa ingoiare la sigaretta”.

Questo è solo uno dei mille aneddoti di Ancelotti sul rapporto speciale col suo Ringhio. Quel Rino che è diventato poi il suo erede sulla panchina del Napoli, un filo di continuità tra due persone così distanti ma allo stesso tempo accomunate da una sintonia che va oltre gli accenti, le convinzioni calcistiche, le attitudini caratteriali. Ancelotti e Gattuso sono nati collegati, si sono trovati per caso e non per caso hanno scelto di restare comunque uniti. Anche nei giorni importanti, anche a distanza: il primo alle prese con un compleanno da festeggiare, il secondo a studiare la formazione migliore per l’Inter e contenere la soddisfazione per un rinnovo col Napoli che si è guadagnato lavorando come un matto.