Da Zero a Dieci: tra infarti, Psyco Pocho, Campagnaro il sanguinario e Mauro che disse "Lavezzi è giù"...

Da Zero a Dieci: tra infarti, Psyco Pocho, Campagnaro il sanguinario  e Mauro che disse "Lavezzi è giù"... TuttoNapoli.net
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martedì 21 febbraio 2012, 23:55In primo piano
di Arturo Minervini
I momenti più significativi di una gara già impressa nella memoria

Napoli batte Chelsea. Napoli sogna. Napoli canta. Da Zero a Dieci una gara da brividi. Il pugno in faccia di Mata e poi la risalita degli dei. Napoli-Chelsea. E' già storia.

Zero a Massimo Mauro che 30’’ prima della terza rete del Napoli in telecronaca dice: “Lavezzi lo vedo giù, troppo giù, mi preoccupa”. 30’’ dopo succede quello che succede. Pocho, fallo preoccupare più spesso.

Uno il  presunto bigliettino di Villas-Boas capace di smobilitare i media nelle ore precedenti alla vigilia. Disattenzione, abile depistaggio o beffa di carnevale? In ogni caso una storia da raccontare. Thriller.

Due Alla brutta immagine di calcio che regala il Chelsea ed il suo allenatore abbandonato dalla sua squadra. Dopo la terza rete azzurra Villas-Boas si accomoda in panchina ed ad incitare la squadra è il suo 2° Roberto Di Matteo. I panni sporchi dovrebbero lavarsi in famiglia

Tre come minimo gli infarti che provoca il parapiglia in area del minuto 79’ Palla che rimbalza in area, cuore che rimbalza nel petto dei tifosi azzurri. La salute è la prima cosa diceva Troisi. E questa banda di pazzi ci scherzano così. Masochisti.

Quattro Allo stato di confusione di Paolo Cannavaro. Errore madornale in occasioni di Mata ma un capitano non può abbandonare la nave che affonda. Va in confusione e trasmette questo status alla difesa. Si perde chiunque e deve ringraziare gli errori di Ramires ed un salvataggo miracoloso di Aronica. Sali a bordo Paolo. La nave è ancora in rotta.

Cinque o poco più i maledetti centrimetri che separano il pallone calciato da Maggio all’80 dall’attraversare la linea di porta.

Sei Al “Vaffa” rabbioso di Frustalupi dopo la rete dell’1-1 di Lavezzi. Quanto non servono tante parole a riassumere la frustazione per aver  sperecato tante occasioni ed essere passato in svantaggio in quel modo. Sintetico.

Sette Alla fame ed alla sana cattiveria di Cavani. Ha gli occhi della tigre il Matador quando si scaglia sul pallone del 2-1 e trova il modo di scaraventarlo in rete con la spalla. Ha gli occhi della tigre quando scippa il pallone a David Luiz e regala a Lavezzi la doppietta personale. Fast&Furious.

Otto a Lavezzi ed all’incredibile mix di emozioni che regala al San Paolo. Il delizioso destro a giro che regala al pari l’orribile sinistro che accena solo dinanzi a Cech e la zampata del 3-1. Come possa essere lo stesso calciatore a fare cose così diverse resta un mistero. La solita metamoforsi “pochiana” quando ci si avvicina alla porta. Psycho. Ma è un Loco da applausi.

Nove al Gokhan Inler di Champions. Lo avevamo lasciato decisivo nella notte di Villarreal. Lo ritroviamo splendido architetto di questa vittoria. Inventa calcio sin dai primi minuti. In una notte da leoni, il San Paolo riabbraccia il suo ruggito. Proprio quando conta. Orologio svizzero.

Dieci  a Campagnaro bendato che batte la dea bendata avversa. Non c’era la nuvoletta ma Hugo questa sera sembrava l’omonimo Fantozzi. Prende colpi da chiunque, ovunque. Sanguina a ripetizione, cade ma si rialza come manco Rocky ai tempi d’oro. Sempre e comunque anche quando si trova ad impattare di testa il pallone nonostante l’evidente ferita.  Sanguinario.