Osimhen, non serviva la tripletta. Ma ricordate cosa disse sul Napoli?
Nei giorni in cui a Napoli ci si interroga sui problemi offensivi della squadra dopo due 0-0 di fila e con l'ultima rete su azione (di Anguissa) datata 25 ottobre contro l'Inter, sempre in Champions Victor Osimhen fa tripletta all'Ajax, con due rigori, e sale a quota 6 gol nella classifica marcatori, primo con dietro tutti gli altri, da Haaland a Kane passando per Mbappé. Torna dunque prepotente l'accostamento di Osimhen al Napoli in riferimento al giocatore che in estate era ancora un tesserato azzurro mentre ora segna e domina in un'altra squadra, il Galatasaray appunto.
Non serviva la tripletta di ieri per sottolineare la forza del centravanti ex Lille, uno dei più incisivi in Europa da anni, così come è inutile ribadire che la storia col Napoli era bella che finita già da tempo e nulla o nessuno avrebbe convinto le parti a cambiare idea. Osimhen d'altronde voleva andare via. Per questo a settembre 2024 si era arrivati all'accordo in prestito col Galatasaray e, sempre per questo motivo, questa estate Osi aveva detto 'no' a molte proposte per tornare in Turchia. Il Napoli ha semplicemente accettato la decisione del giocatore - nota sin dall'arrivo di Conte e spiegata pure in conferenza - lavorando al sostituto, Lukaku, e dunque al suo domani. Ora il futuro si chiama Hojlund. Non male.
Osimhen, che aveva rinnovato a dieci milioni a stagione solo sapendo poi di poter partire con la clausola (stipendio tra l'altro fuori dai parametri del club, altro motivo per cui la permanenza era di fatto impossibile), è il passato e va ricordato non con rimpianto o rabbia, magari con dolce nostalgia: è stato, con Kvaratskhelia, l'uomo-copertina dello scudetto atteso 33 anni. Basta e avanza per pensare a lui con un sorriso, anche alla prossima tripletta.
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