Cazzola: "Questo sistema non vuole i playoff"

"Non c'entrano Lega, da cui oggi mi dimetto come consigliere, e Federazione, c'entrano invece altri soggetti economici, come il Calcioscommesse, che con la protezione dei media sta martellando sulla promozione diretta di Juve, Napoli e Genoa".
20.05.2007 17:48 di  Francesco Caputo   vedi letture
Fonte: bolognafc.it
Cazzola: "Questo sistema non vuole i playoff"
Tornasse una settimana indietro, in Rai userebbe parole più forti di quelle che ha usato?
"Una settimana fa avevamo percepito che quella fischiata non fosse per favorire la Juve ma per tenerci fermi, essendo l'unica possibile vera rischiosissima avversaria di chiunque ai play off. Dissi tra me e ma di attendere la partita Brescia-Napoli e, visto anche quel risultato, ho pensato: allora sabato vado allo stadio e vedo cosa succederà. Appena visto ho visto cosa è successo oggi, ho capito non c'è più niente da fare".


Cosa dirà a chi la chiamerà in questi giorni per chiarire l'accaduto?
"Cosa facciamo? Masaniello contro tutti? No, basta. Diciamo: viva il Napoli, viva il Genoa e viva la Juventus! Cosa volete? Che mi metta contro la passione di molti milioni di italiani?".


Chi ha interesse a mandare in A Juve, Napoli e Genoa?
"Se leggete quello che è scritto sui libri del processo di Calciopoli, troverete che non c'era un sistema collegato di squadre tra loro che dal vertice decidevano tutto. C'era un signore, dirigente di una società, capace di mettere insieme un sistema di tanti soggetti che partecipavano in associazione tra loro (secondo me, associazione a delinquere) per determinare chi e cosa. Secondo il mio parere, dietro a questo sistema, secondo il mio punto di vista (non ne ho le prove: vado solo per fantasia) esiste anche un forte movimento denaro collegato in modo particolare alle scommesse. Devo immaginare questo, se professionisti importantissimi che conducono trasmissioni televisive importanti hanno fin dal primo secondo detto che vinceranno Juve, Genoa e Napoli, con un e martellamento costante continuo nel tempo. Poi, ogni episodio da moviola era mostrato subito se in qualche modo era conveniente per queste squadre, mentre non viene mai mostrato se non lo è: potremmo creare un bel dossier anche sull'emittente coinvolta nelle riprese televisive delle partite di Serie B e con la quale io sono molto in disaccordo per come ha gestito queste situazioni". 
Adesso, secondo me, continua ad esistere questa situazione, con la differenza che quest'anno il sistema si è concentrato sulla Serie B: in A i giochi erano fatti (nessuno doveva fare grandi fatiche, era già acclarato chi avrebbe potuto vincere), mentre in B il sistema doveva essere ripreso e direi che si è lavorato molto bene in questo senso. Vorrei ricordare che se prendete la Juventus e le lascia diciassette punti di penalizzazione con cui era partita e poi le toglie anche solo i quattro punti regalati grazie agli episodi determinanti delle due partite col Bologna, vedete che oggi la Juventus dovrebbe lavorare molto sodo nei play off anziché stare lassù in prima posizione; senza tenere conto che quando si va in campo dovendo vincere per forza la condizione psicologica è ben diversa. Non ci dobbiamo dimenticare che la Juve è stata mandata in B con diciassette punti di penalizzazione perché c'era un sistema era fatto da Moggi, l'arbitro De Santis più un paio di altri; invece oggi salta fuori che ci sono quaranta arbitri: se si fosse stabilito subito che facevano parte tutti di quel sistema, la Juve sarebbe andata in Serie C, per essere buoni, e tutte le altre squadre coinvolte andavano in B o in C, perché c'era l'applicazione immediata era associazione a delinquere. Il sistema, di cui non so chi ne faccia parte. è intervenuto anche in quel contesto, evidentemente. Mi rendo conto che, quando hai a che fare con una cosa che è nel cuore di dieci milioni di persone, le valutazioni cambiano...".