Gasperini spaventa l'Atalanta: "Rinnovo solo se vuole crescere o vado in scadenza"

"Se sono mai stato vicino all'addio? Non mi sono mai trovato in scadenza di contratto e quindi non ho mai potuto decidere da solo, ho sempre dovuto parlare con Preziosi o con Percassi". Gian Piero Gasperini analizza così a La Gazzetta dello Sport le sue esperienza al Genoa e all'Atalanta, concentrandosi soprattutto su quella alla Dea: "Avevo percepito un po' di stanchezza, il presidente sembrava disposto a lasciarmi andare, lo ha detto, poi la stagione ha preso una piega gloriosa e ha cambiato parole: andiamo avanti così".
Resterà ancora a lungo? "Non ho ancora rinnovato il contratto con l'Atalanta perché per me è più importante capire se siamo ad un punto di partenza o di arrivo. Se nei prossimi campionati vogliamo fare qualcosa di più e se per l'Atalanta io sono ancora un riferimento, ok, va bene. Se c'è un progetto per i prossimi due o tre anni, mi interessa. Una situazione tampone, precaria, non mi serve, vado a scadenza e buonanotte. Ma la questione 2026 o 2027 la risolveremo. Con me la famiglia Percassi è sempre stata di una generosità assoluta. L'urgenza, adesso, è fare la squadra più forte".
Una Nazionale la allenerebbe? "Non credo di avere le caratteristiche".
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