Gregucci: "Il Napoli ha giocatori di qualità, ma va rifondato il senso d'appartenenza"

Gregucci: "Il Napoli ha giocatori di qualità, ma va rifondato il senso d'appartenenza"TuttoNapoli.net
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
mercoledì 2 marzo 2022, 21:20Le Interviste
di Antonio Noto
"Per esempio, Insigne che va in Canada, Mertens che è sul crepuscolo della sua carriera calcistica".

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Gregucci, ex allenatore, fra le tante, di Inter e Zenit San Pietroburgo: "L'Atalanta non vive una crisi, è solo un momento di appannamento dovuto a motivazioni esterne al calcio. La Dea perde Ilicic, giocatore di grandi qualità e perde un altro fattore del campionato italiano, Zapata, e ha perso altri interpreti importanti. Ha fatto di necessità virtù. Addirittura qualcuno dice che questo scudetto non vuole vincere nessuno, quando il Napoli si vede che vuole vincere, nonostante io veda l'Inter ancora favorita.

Momento difficile per l'Inter? È un momento di appannamento che dall'inizio del campionato si portava dietro. C'erano interrogativi, per esempio la cessione di Lukaku, la capitalizzazione con Suning, la partenza di Hakimi e Conte. La prima costruzione dell'Inter ha i primi problemini oggi, ma dalla 10ª fino alla 25ª ha fatto bene. Poi la fonte di gioco è stata annullata da un ottima pressione del Milan. La costruzione dell'Inter non era più avvolgente e ne è scaturito uno 0-0 nel derby di ieri. E' ancora la squadra da battere? Sì, è sempre l'Inter la squadra da battere per lo scudetto.

Napoli in lotta scudetto con Spalletti? Bisogna contestualizzare i momenti. Gattuso ha portato a Napoli la voglia di tornare ad essere protagonisti in una marea di difficoltà. Nell'era Gattuso, Osimhen non ha quasi mai giocato tra i vari infortuni ed il Covid. Il Napoli va di diritto a contendere lo scudetto, perché giocatori di qualità ne ha ed anche tanti. Il senso di appartenenza del Napoli, però, va rifondato. Per esempio, Insigne che va in Canada, Mertens che è sul crepuscolo della sua carriera calcistica. I giocatori giovani, che sono cresciuti a Napoli devono tramandare il senso di appartenenza agli altri. Non conosciamo i rapporti che ci sono tra il Napoli e la società. Purtroppo nell'era contemporanea se arriva un'offerta importante ad un tuo giocatore, devi salutarlo. Quando perdi identità in una città come Napoli, questa ti travolge".