chesta è 'a storia 'e Di Costanzo...

chesta è 'a storia 'e Di Costanzo...
mercoledì 22 aprile 2009, 12:36Media Partners
di La Redazione
fonte Foto tratta da www.napoli.com
La storia di una scarpetta e di una vittoria a Firenze con tanto di poesia

Era il 9 dicembre 1945, Fiorentina e Napoli giocavano al Comunale la sesta giornata del campionato 1945-46, girone misto Centro Sud –Serie A/Serie B.

Al 18’ su un capovolgimento di fronte, il mediano-mezzala Di Costanzo raccolse a volo un traversone e la palla s’insaccò all’incrocio dei pali difesi dal portiere viola Griffanti. Da quel momento fu un assedio ininterrotto dei padroni di casa al portiere azzurro, il mitico Sentimenti II, detto Cherry. Ma il Napoli resistette e vinse 1-0.

Ci furono incidenti tra i tifosi e alla fine i giocatori napoletani furono costretti a uscire da una porta secondaria dello stadio di Firenze. Tornarono a Napoli durante la notte, eppure ad attenderli a piazza Garibaldi trovarono qualche centinaio di tifosi entusiasti che avevano saputo per radio dello spettacolare gol di Di Costanzo. Nella confusione sparì la valigia di Egidio e fu data colpa al magazziniere. Ma la mattina dopo, si scoprì che in realtà era stata sottratta proprio la… scarpetta della vittoria. Infatti, la scarpetta era in mostra nella vetrina del Bar Fiore, famoso punto di ritrovo dei tifosi del quartiere Vasto (lo stesso di Egidio Di Costanzo). Al proprietario, Francesco (Ciccio) Fiore, i tifosi avevano chiesto di sistemare il cimelio tra bottiglie e caramelle e lo stesso proprietario, poeta dialettale, aveva scritto i versi da collocare a epigrafe della scarpetta.

La quartina di don Ciccio diventò proverbiale: Chesta è ‘a scarpa ‘e Di Costanzo/che senz’ombra di clemenza/ha inguaiato l’esistenza/dei tifosi di Firenza…

Per la cronaca quel Napoli vinse il raggruppamento e conquistò oltre la qualificazione al girone finale Nord-Sud (dove arrivò quinto, lo scudetto andò al Grande Torino che in due partite rifilò al Napoli ben 9 reti), il diritto ad essere iscritto l’anno successivo alla nuova serie A unificata a 20 squadre (1946/47: il Napoli finì 8°, titolo al solito Torino).
 

Salvatore Manna