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Castellini festeggia i suoi 80 anni a Radio Tutto Napoli: “In azzurro mi avete dato tutto"

Castellini festeggia i suoi 80 anni a Radio Tutto Napoli: “In azzurro mi avete dato tutto"TuttoNapoli.net
© foto di Jacopo Duranti/Tuttolegapro.com
Ieri alle 19:40Radio Tutto Napoli
di Pierpaolo Matrone

Luciano Castellini festeggia i suoi 80 anni in diretta con noi. L'ex portiere e storico preparatore è intervenuto nel corso di 'Difendo la città', trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android). ""Gli anni a Napoli sono stati tutti belli. Col tempo si ricordano con piacere anche le difficoltà, che poi vere difficoltà non erano. Io ho sempre detto una cosa: non ho mai lavorato, ho sempre giocato e mi sono divertito. Allenarsi, fare questa vita, era una meraviglia".

Cosa significò arrivare a Napoli dopo Torino e Monza?
"Napoli non è una piazza facile, soprattutto per un portiere. Devi entrare subito nella mentalità giusta e dare tutto. Io ero già esperto, sapevo cosa mi aspettava. Quando perdevo, mi vergognavo: restavo in pigiama fino al martedì".

Quel Napoli degli anni ’80 fu un passaggio verso il grande calcio?
"Sì, era una squadra che stava crescendo. Ho giocato con grandi calciatori, da Krol a Diaz, fino a un anno con Diego. Era un gruppo vero".

Oggi si discute molto del dualismo tra Milinkovic-Savic e Meret: cosa ne pensa?
"Due portieri nella stessa squadra non è produttivo. Lo dico con franchezza. Io so che tipo di portiere ero: se c’era concorrenza, uno stava meglio e l’altro peggio. Meret lo conosco da ragazzo, Milinkovic-Savic meno. Ma certe scelte spettano all’allenatore".

Quanto servirebbe oggi un leader come Bruscolotti nello spogliatoio?
"Tantissimo. Beppe era il Napoli, come Totonno Juliano. I napoletani in squadra avevano un peso enorme. Eravamo un gruppo vero, ancora oggi siamo legati".

Un ultimo pensiero?
"Ringrazio tutti per l’affetto. Napoli resta una parte fondamentale della mia vita".