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Gazzetta, Anelli: “Mainoo può spostare gli equilibri, si adatta bene al gioco di Conte”

Gazzetta, Anelli: “Mainoo può spostare gli equilibri, si adatta bene al gioco di Conte”
Oggi alle 13:45Radio Tutto Napoli
di Antonio Noto

Gioele Anelli, giornalista della Gazzetta dello Sport, è intervenuto nel corso di 'Sabato Azzurro' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "E’ un fattore che il Napoli faccia molta fatica fuori casa. Ora c’è la Cremonese, che sta facendo molto bene. Non solo in casa, anche in trasferta, in generale in campionato. In casa credo abbia perso solamente con Juventus e Roma. Partite comunque complicate sia per l'una che per l'altra. Per cui non sarà semplicissimo. Non sarà semplicissimo anche perché dopo arriva un'altra trasferta complicata, che è quella dell'Olimpico contro la Lazio ed è un fattore. È stato un fattore in questa stagione, come diceva giustamente, sia in campionato che per quanto riguarda la Champions League. Credo che però a Napoli ci arrivi anche con il morale un po' ripristinato. Credo si sia lasciato un po' alle spalle anche quelle che sono state le delusioni europee legate alla sconfitta contro Benfica, quella contro l'Udinese in campionato. Insomma, le ultime due vittorie in Supercoppa hanno ridato un po' di lustro, un po' di smalto, un po' di morale, soprattutto, che era esattamente quello che serviva. Perché i discorsi che si facevano prima della Supercoppa erano esattamente questi. Come ci arriva a Napoli a Riad, con che umore, con che disponibilità anche dal punto di vista mentale, di energie mentali. Devo dire che la risposta del campo è stata piuttosto confortante per gli azzurri, per cui credo che il cammino si sia un po' ritracciato. È vero, stanno giocando un po' sempre gli stessi. C'è bisogno forse anche di fare rotazioni pesanti, ma sappiamo poi anche con Conte, quanto è difficile ritrovare l'equilibrio quando cambiano gli interpreti in campo. Però credo che ci arrivi bene alla sfida con la Cremonese e il mal di trasferta è un fattore, ma non è una cosa concreta, reale. È una squadra forte, molto abituata ai risultati internazionali, un lavoro quotidiano”.

Alcuni hanno detto che la Supercoppa è stata snobbata da Inter e Milan. Secondo te chi è la favorita in campionato?Chiaramente loro non lo diranno mai, né gli allenatori, né i dirigenti, né i calciatori. Però diciamo che Chivu, nella conferenza stampa, prima della gara col Bologna, aveva detto considerare questa una bella opportunità, ma è quasi un regalo. Quindi, parafrasando, diciamo che non è che c'era un entusiasmo trascinante all'inizio della Supercoppa, e già lo si leggeva un po' da queste parole. Poi, chiaro che sono squadre ma qualsiasi squadra, in realtà, comincia la Supercoppa per vincerla. Qualsiasi competizione in cui sei, poi speri sempre ovviamente di vincere, perché comunque è la base dello sport e quindi non ci si nasconde dietro a questo. Però diciamo che, soprattutto per l'Inter, con tanti impegni, con la Champions League soprattutto da provare in qualche modo anche a lasciarsi alle spalle quello che è stata la delusione dell'anno scorso, credo che ci sia stata l'intenzione di provare comunque a portarla a casa. Però ovviamente è una Supercoppa, non è la Coppa Italia, non è la Champions League. C'è il campionato, c'è una vetta da mantenere, immagino che il pensiero sia stato rivolto anche a questo. Mi ha sorpreso un po' di più il Milan, in realtà, perché era già uscito la Coppa Italia poche settimane fa con la Lazio. Mi sarei aspettato forse una prova un po' più convincente nello specifico. È anche vero che ora non ci sono davvero più coppe per il Milan nel corso della stagione e può concentrarsi a formazione di Allegri unicamente sul campionato, che ovviamente è sempre stato l'obiettivo e lo è diventato secondo me, è diventato in maniera maggiore man mano che è andato avanti il campionato, perché poi il Milan comunque qualche risultato confortante l'ho ottenuto su questa strada. Immagino che il grandissimo obiettivo rimanga sempre il campionato, per questo forse un po' di snob verso la Supercoppa c'è stato. Un paio di settimane fa avevo dato comunque il Napoli favorito per il bis in campionato, nonostante la Champions, nonostante le difficoltà, nonostante il secondo anno di Conte sia sempre complicato. Però il Napoli rimane secondo me favorito, perché è una rosa davvero molto varia. Gli infortuni sono pesanti, quello di Anguissa, quello di De Bruyne, le rotazioni sono decisamente ridotte, per cui non è semplicissimo. Però è una rosa di grandissima qualità, è una rosa che secondo me è superiore a qualsiasi altra in questo campionato. Più favorita di Milan e Inter? Siamo lì, però stiamo parlando veramente di dettagli. Ecco, cioè la Juventus, ad esempio, è secondo me decisamente sotto rispetto a queste. Anche la stessa Roma. Il Milan per me è una squadra da primi quattro posti, l'anno scorso. Non è variata così tanto, ha aggiunto anche dei pezzi importanti e credo che sicuramente nei primi quattro posti deve esserci. Lo scudetto è un'ambizione concreta, sì, è un'ambizione anche molto audace, forse, però ha la rosa per poterlo fare, ha i campioni per poterlo fare. L'Inter ha qualcosina in più, il Milan, però, l'abbiamo detto, non ha le coppe ed è un fattore. Diciamo che quello che ha l'Inter non ce l'ha il Milan, quello che ha il Milan non ce l'ha l'Inter. Per quello, secondo me, si compensano un po', rimanendo, secondo me, sempre un filo sotto il Napoli, perché è una squadra che è già abituata a vincere e l'ha dimostrato l'anno scorso. È una squadra che ha una rosa, quando torneranno poi anche altri grandi protagonisti, e due li abbiamo citati, è una rosa che potrà essere veramente molto competitiva. Lukaku ha pieno regime, anche questo è un fattore, per cui credo che sia sempre un po' avanti. Non mi sento di escludere, però, nessuno dalla lotta scudetto in questo momento, perché mi sembra un campionato, tra l'altro, per certi versi, molto simile a quello dell'anno scorso, con tante squadre che possono dire a loro che possono arrivare fino a maggio, giocando. C'è grande competitività e non vedo il Napoli forse ancora pronto per distruggere il campionato, come è stato l'esempio con Spalletti".

Chiesa può chiedere la cessione e lasciare il Liverpool a gennaio? "E’ un giocatore un po' anarchico per quello che chiede Slot, non è un giocatore che si adatta tantissimo a quello che chiede i suoi calciator. Slot non è molto associativo, non lo è nemmeno sempre Salah, però chiaramente Salah è un fuoriclasse, è un campione e comunque ha un modo di leggere il gioco che secondo me Chiesa ancora non ha acquisito. Per cui, al di là del fatto che Salah sta facendo fatica a giocare, perché tutto quello che è successo, non è una bella stagione quella di Salah. Credo che in questo Liverpool Chiesa faccia fatica a stare, un ritorno in Italia, secondo me, sarebbe perfetto, perché è tornato anche in forma, è tornato ad essere un giocatore che quando è in campo, nei pochi minuti anche che ha a disposizione dà veramente tutto e lo dà con un grado di qualità e di efficacia molto importante, quasi sui livelli del suo prime. Quindi non ai livelli di Euro 2020, ma un pochettino sotto. Anche dal punto di vista difensivo, ha fatto un salvataggio pazzesco contro il Crystal Palace qualche settimana fa, era entrato per cercare di ribaltare la partita, alla fine ha salvato il Liverpool negli ultimi minuti con una corsa di 60, come? E’ un giocatore che mentalmente c'è, fisicamente c'è, è arrivato con un po' di ritardo, ma c'è. E’ un giocatore che secondo me può dare tantissimo. In ottica mercato io un pensiero ce lo farei. Lui continua a dire che è molto contento a Liverpool, che gli piace, è contento di fare questa, di far parte di questa rosa, di potersi giocare le sue opportunità. Però è un giocatore che vedrei molto meglio e bene in Italia".

Mainoo potrebbe spostare gli equilibri al Napoli?Spostare gli equilibri, secondo me, è ancora troppo presto. È un giocatore che il Napoli in questo momento non ha per caratteristiche. È un giocatore che sa fare entrambe le fasi molto bene, che è cresciuto tantissimo, che non sta trovando grandissimo spazio però con il Manchester United, nonostante la bella stagione dell'anno scorso. Il fratello qualche settimana fa si è presentato all'Old Trafford con la maglietta con scritto ‘Free Kobbie Mainoo’ (liberate mio fratello). Poi perché sta giocando poco, perché ha poche chance, però è un giocatore con grandi caratteristiche, ha un'attitudine offensiva molto importante. E’ un giocatore che vede la porta e per un giocatore che è molto bravo anche in fase di interdizione non è assolutamente scontato. Quindi è un un profilo per me validissimo. Spostare gli equilibri della Serie A in generale, della lotta a scudetto? Forse no. Spostare gli equilibri del Napoli? Penso di sì. Poi Conte non è sempre l'allenatore più bravo, più capace nell'inserire immediatamente i nuovi con grande efficacia. Però è un giocatore che, per caratteristiche, ha un alto grado di adattabilità, per cui credo che possa spostare l'equilibrio del Napoli. Se non dovesse farlo è comunque una validissima alternativa in una stagione che è ancora estremamente lunga, ricca di impegni. E’ un 2005, poi ricordiamolo, quindi ha ampi margini di miglioramento, deve compiere appena compiuto vent'anni, per cui però è un giocatore che farebbe decisamente al caso del Napoli. Perché non ci sono per il momento giocatori con quel tipo di caratteristiche e anche per spaccare la partita o anche semplicemente per proteggere il risultato è una pedina che farebbe veramente al caso di Conte”.