Processo plusvalenze: Juve presente in 15 delle 18 operazioni su cui ruota l'inchiesta

Richieste pesanti per cercare di smantellare il sistema delle plusvalenze gonfiate che di certo non aiutano il mondo del calcio che vuole ritrovare sostenibilità e stabilità, scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport. Ieri mattina a Roma è iniziato il processo sulle plusvalenze fittizie, con la Procura FIGC che ha chiesto al Tribunale federale sanzioni importanti, soprattutto per i dirigenti.
Juventus la più colpita
La posizione più difficile, scrive la rosea, è quella dei bianconeri, presenti in 15 operazione delle 18 in cui ruota l'inchiesta. Nelle stagioni 2018-19 e 2019-20, quelle oggetto d’indagine, Paratici ha sottoscritto 32 contratti di giocatori “supervalutati” in base ai criteri stabiliti dalla Procura. Per la prima volta si è provato a dare una valutazione reale ai calciatori, chiamato all'interno del deferimento "valore rettificato". Qualche esempio? Elia Pietrelli, 2001 oggi alla Carrarese, passato dalla Juve al Genoa per 8 milioni ma valutato solo 1 milione dalla Procura. Oppure Nicolo Rovella (18 milioni contro i 6 del valore rettificato) o Emil Eudero (20 milioni, valore rettificato 13).
Il Napoli e l'affare Osimhen
Anche il Napoli è coinvolto, in particolar modo per la trattativa che ha portato Victor Osimhen in azzurro, non solo per il prezzo del cartellino del giocatore (71,2 milioni contro 52 di valore rettificato), ma soprattutto per le contropartite usate nella trattiva: Karnezis (5,13 milioni contro 500 mila euro), Liguori e Manzi (4 milioni contro 100 mila) e Palmieri (7 milioni contro 100 mila).
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