Numeri dopo Chievo Verona-Napoli

Numeri dopo Chievo Verona-NapoliTuttoNapoli.net
© foto di Marco Iorio/Image Sport
giovedì 22 settembre 2011, 08:00Rubriche
di Vincenzo Perrella
Alla 4° giornata (ma è solo la 3° partita) di campionato 2011-2012 arriva la prima sconfitta in trasferta: 1-0 in casa del Chievo. Per il secondo campionato di fila si esce sconfitti dal Bentegodi.

Il Milan ci ha perso scudetti e la faccia, in quello stadio. Il Napoli invece ci sta perdendo l’abitudine di portar via punti. Stiamo parlando del Marcantonio Bentegodi di Verona. Già, la fatal Verona. Da due campionati il Napoli esce sempre sconfitto da quello stadio, e se poi ci mettiamo che il Chievo ha vinto pure al San Paolo l’ultima volta, si può notare come i clivensi allenati da Mimmo Di Carlo hanno fatto ben 9 punti su 9 negli ultimi 3 scontri col Napoli. Con tutto il rispetto, il Chievo è una squadra mediocre che forse farà molta fatica a salvarsi. Ma se vi riuscirà quest’anno, dovrà ringraziare ancora una volta i punti presi agli azzurri! Il bilancio storico in casa del Chievo è di 3 vittorie e 3 sconfitte. L’ultimo gol segnato dagli azzurri è datato 2 maggio 2010, da parte di Lavezzi (stavolta assente).

Parliamo ora di Davide Moscardelli; il Napoli ha uno strano tallone d’Achille: prende gol spesso dagli stessi giocatori. Ebbene, il già citato Moscardelli è uno di questi. In 36 partite di Serie A ha segnato solo 7 gol, 2 dei quali proprio al Napoli. Ma Moscardelli non solo in Serie A fa penare gli azzurri. Che giochi in Serie B con la Triestina o col Piacenza, che giochi in Serie A col Chievo, il centravanti nato in Belgio da genitori italiani, gioca sempre grandissime partite e segna pure!  

Sarebbe stato un colpaccio vincere a Verona, vista la debacle dell’Inter a Novara e i pareggi interni di Milan e Juventus, nonché il pari dell’Udinese (proprio contro il Milan). Dunque, vincendo, il Napoli si sarebbe ritrovato da solo in testa, unica squadra a punteggio pieno. Invece, dopo la prima sconfitta in campionato, i punti in 3 gare rimangono 6, frutto di 2 vittorie ed una sconfitta, con 6 gol segnati e 3 reti (in 3 gare consecutive) subite.

Mazzarri perde per ancora con Di Carlo. Il tecnico toscano degli azzurri però sembra aver un po’ esagerato con il turn over. Al Bentegodi c’erano ben 7 giocatori diversi rispetto alla vittoriosa partita col Milan. Con Lavezzi assente, almeno uno degli altri due tenori doveva essere schierato. Oltretutto, a che serve una difesa con 3 elementi contro 1 solo attaccante avversario? Non c’era neppure il solito Pellissier (altra bestia nera del Napoli!). Sono tutti discorsi che fanno parte del “senno di poi”, ma che puntualmente ricapitano e vanno posti in evidenza, così come i soliti lanci lunghi che partono dalla difesa del Napoli e dovrebbero giungere all’attacco azzurro, cosa che non avviene pressoché mai (a Verona ad esempio, su 5 lanci lunghi di Aronica, solo 1 è giunto a Pandev, che però era spalle alla porta!). 

Con l’arbitro Damato di Barletta, invece, continua l’incertezza dei risultati ottenuti: le vittorie sono 7 e le sconfitte 6, con 2 soli pareggi ottenuti.

Sabato sera 24 settembre giunge a Napoli la Fiorentina, una squadra ringalluzzita dai buoni risultati fin qui ottenuti e che ha gli stessi punti degli azzurri. Questo match precede di tre giorni quello di Champions League contro il Villarreal. Ora Mazzarri dovrà ben gestire il turn over e la rosa a sua disposizione. Ma stavolta ci sarà pure Lavezzi.