Inter, Marotta: "Orgogliosi di Chivu, non è un ridimensionamento. Su Bonny..."

Il Presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha parlato a margine del Festival della Serie A tenutosi a Parma del prossimo allenatore nerazzurro, Cristian Chivu. Queste le sue parole raccolte da TuttoMercatoWeb.com: "Siamo molto contenti di questa simbiosi, orgogliosi di questa scelta. Voglio smentire le voci che parlano di ridimensionamento, bisogna cancellare questi sostantivi. L'Inter ogni volta che partecipa ad una competizione lo deve fare per raggiungere il massimo, di questo ne siamo consapevoli. Sappiamo che la squadra è forte, sarà guidata da un allenatore giovane, coraggioso. Così come è stata coraggiosa la società nello sceglierlo".
Cosa non è andato con Fabregas?
"Niente, perché non gli abbiamo mai parlato. Abbiamo semplicemente chiesto al Como se potessimo sondarne la disponibilità. Come giusto che sia, nel mondo del lavoro, l'allenatore è come se fosse il direttore generale. Abbiamo chiesto questa cosa, non è stato possibile. Chivu non è al secondo posto, non è una riserva, ma semplicemente quello che abbiamo scelto dopo".
L'addio di Inzaghi vi ha colto di sorpresa?
"Nel mondo del calcio c'è questa imprevedibilità, non solo in campo. La decisione di Inzaghi è stata in parte preventivabile, abbiamo cercato in tutti i modi di convincerlo, non è stato possibile, dunque a questo punto era giusto che le strade si separassero. Ha iniziato una esperienza nuova, non possiamo che ringraziarlo per l'ottimo lavoro fatto, noi guardiamo avanti con ottimismo, siamo l'Inter. Abbiamo avuto coraggio nella nuova scelta, e abbiamo determinazione nel voler regalare ai tifosi altre belle serate".
Bonny e Hojlund sono due nomi che volete?
"Abbiamo lavorato, in particolare Ausilio e Baccin, da mesi su quelli che possono essere eventuali ritocchi, sappiamo che il reparto offensivo è quello oggetto della maggiore attenzione. I nomi che hai fatto possono entrare in un elenco di altri nominativi che saranno oggetto di sondaggio ed eventuali negoziazioni".
Che effetto le fa l'ammissione di Rocchi sull'errore in Inter-Roma?
"Sono sempre stato favorevole al Var all'inizio. Che sia uno strumento messo a disposizione dell'arbitro per limitare e ridurre gli errori. Limitarli non vuol dire eliminarli. In quella fattispecie quindi di errore si tratta".
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