Blanc, Boghossian e infine Réveillère: un altro francese per un Napoli che vuole provarci davvero

Grande festa alla corte di Francia, iniziava così un famoso cartone animato. C'è col Napoli un francese in più, parafraseremmo oggi. Sei francesi nella storia del Napoli, che a loro modo hanno lasciato un ricordo nella memoria dei cronisti e dei tifosi azzurri. L'ultimo acquisto, quello del terzino Réveillère, ha in sé una doppia statistica: non solo è, appunto, il sesto calciatore made in France che veste l'azzurro, ma è anche il secondo calciatore svincolato dell'era De Laurentiis: è stato Bucci ad accasarsi al Napoli nel 2009 per una serie di infortunati effetto domino di tutti i portieri (Iezzo, Navarro, Gianello, Sepe).
Laurent Blanc, attuale allenatore del Paris St Germain, viene acquistato dall'ingenier Ferlaino per 5 milioni e mezzo di lire versate nelle casse del Montpellier. Blanc arriva nel 1991 ed è allenato da Claudio Ranieri: sotto la sua gestione, il possente libero francese scende in campo per 34 volte e segna 6 reti.
Qualche anno dopo è il centrocampista Alain Boghossian che arriva all'ombra del Vesuvio. Nel 1994 è Ellenio Gallo a prelevarlo dall'Olympique Marsiglia. Il ventitrenne Bogho non fu molto utile alla causa azzurra: infatti, sotto le gestioni di Lippi, Guerini, Boskov, Simoni e Montefusco, trovò più spazio in infermeria che nel rettangolo di gioco. Scese in campo 59 volte mettendo a segno 5 gol.
L'anno dopo la cessione di Boghossian alla Sampdoria, alla corte di Bortolo Mutti arriva il difensore William Prunier nell'estate del 1997: fu prelevato dal Montpellier. Magari Ferlaino e Bianchi si auguravano che avesse la stessa riuscita di Blanc, ed invece il calvo giocatore è annoverato tra i migliori bidoni della storia azzurra: scende in campo solo 3 volte. Attualmente, Prunier è l'allenatore dell'US Colomiers, nella serie C francese.
Stessa estate, stessa spiaggia e stesso mare, per tre mesi gioca, o forse è un eufemismo, anche Reynald Pedros. Il centrocampista era di proprietà del Parma di Tanzi, ed arrivò al Napoli con la formula del prestito. Scese in campo appena 3 volte, così come il suo connazionale Prunier.
Il Napoli, sarà perchè resta molto scottato dalle origini francesi di questi calciatori, non ne acquista nessuno fino al 2009: De Laurentiis e Bigon portano a segno il prestito di Hassan Yebda dal Benfica. Il centrocampista naturalizzato algerino ha destato un buon ricordo con le sue 39 presenze tra campionato e coppe: memorabile, il cucchiaio su calcio di rigore siglato contro l'Inter in Coppa Italia.
Quattro stagioni dopo, gli stessi artefici acquistano lo svincolato Anthony Réveillère: Benitez, che lo aveva già allenato quando era a Valencia, potrà beneficiare delle sue prestazioni al termine della pausa calcistica, quando il San Paolo ospiterà il Parma di Donadoni. Réveillère, 34 anni, è sceso in campo per 406 volte con la maglia del Lione e 20 quella della nazionale maggiore. E', come già detto, il secondo svincolato dell'era ADL, ed è il simbolo di volerci provare davvero quest'anno: un altro Napoli avrebbe atteso il mercato di gennaio, adattando altri giocatori nei ruoli vuoti, ed invece l'acquisto di uno svincolato indica la tenacia di restare sul pezzo, di voler restare in alto, da parte della truppa guidata da Benitez.
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