De Laurentiis avrebbe bisogno di commettere una grandissima ca**ata

Ragione e sentimento. Lucido calcolo o abbagliante irrazionalità. Forse al Napoli servirebbe una disperata follia, un atto fuori dagli schemi, un sussulto vitale, un meraviglioso errore. Quelli che avevano accarezzato la suggestione Dybala, che ha infiammato poi il cuore dei tifosi della Roma, avevano individuato nella Joya l’elemento capace di riaccendere il fuoco della passione azzurra in questo mare di polemiche.
Dybala avrebbe rappresentato qualcosa fuori dagli schemi, dal tetto ingaggi, dai vincoli di una politica virtuosa che tiene il Napoli sempre dalla parte dai migliori della classe sul piano della gestione finanziaria. Ogni tanto, però, c’è la necessità di uscire da quegli schemi, lo dicevano pure gli antichi adagi latini: “Semel in anno licet insanire”.
E tifosi attendono quel momento, quella pazzia. Che potrebbe essere pure una ca**ata analizzandola con lucidità, ma chi se ne frega. Dybala era il simbolo della voglia di evasione dei tifosi, la vocina nel cervello che sussurrava a De Laurentiis: “Fai un errore. Esci dalle tue regole”.
Raspadori la via di mezzo. Perchè più giovane dell’argentino, perchè ha ingaggio molto più basso, perchè è un 2000 che è destinato ad accrescere il suo valore sul mercato. Per quella che è la politica del Napoli, investire 30 milioni per un cartellino è meno problematico che riconoscere uno stipendio da 6 milioni (e oltre) ad un calciatore svincolato. Raspadori sarebbe dunque quella scelta a meta strada, perfetta per riaccendere gli entusiasmi.
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