Gattuso ha un nuovo collaboratore in tribuna. Con lo stipendio milionario

Gattuso ha un nuovo collaboratore in tribuna. Con lo stipendio milionario TuttoNapoli.net
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
mercoledì 7 ottobre 2020, 22:44Zoom
di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - “La mente costruisce, La mano che distrugge, La legge é uguale per tutti: il tempo ci sfugge”. Chissà se ci avrà ripensando in queste notti Arek Milik al tempo perso, ad una mente che aveva costruito un cartello poi divenuto carta, ad una mano che ha più volte rifiutato di firmare prima il rinnovo col Napoli, poi le proposte arrivate da altri club italiani.

Si è chiusa male, malissimo, la sessione estiva del mercato per il polacco. Con la valigia, da tempo, con la Juve nella testa da ancor prima. E forse qualcosa resta ancora, un’idea di liberarsi per la Vecchia Signora nell’estate del 2021. Così lontana, così approssimativo come progetto. Il tempo che sfugge, che è già sfuggito ad Arek con quel doppio infortunio che gli ha tolto forse gli anni migliori. Sicuramente quelli più esplosivi del proprio calcio, quasi irruenti. Senza dubbio malinconici, a ripensarci oggi. 

E quanto vale il tempo? L’attesa, l’aspettativa, il desiderio di sentirsi protagonista? Un capriccio, forse cattivi consigli e consiglieri che poi si sono dileguati una volta impiantata l’idea sbagliata nella testa. Quel che si poteva fare, non può essere più fatto. Quel che poteva essere scelto, si vedrà.

C’è però un presente, che procede lento come un bradipo a scandire attimi che saranno interminabili. Senza campo, senza calcio. Almeno non con la maglia del Napoli, affidandosi a qualche apparizione con la maglia della Polonia. È atteso dalla tribuna Milik, e non doveva finire così. Perchè, per quel sentimento ormai in disuso che si chiama riconoscenza, il contratto col Napoli poteva essere rinnovato ed ora sarebbe tutto diverso. Le trattative per una sua partenza non sarebbero state così complicate da quella postilla: in scadenza nell’estate 2021. 

Gattuso si troverà ad assistere alle gare dei suoi un collaboratore speciale, con un ingaggio da 2,5 milioni. Che assisterà, solo dall’alto, alle prestazioni di quelli che possono essere ormai considerati ex compagni di squadra. Proseguirà da separato in casa, in attesa di gennaio. Forse. In attesa di un tempo che gli sfugge, ancora una volta.