Umiliazione e contestazione: altro che Europa, la squadra ha già mollato
Altro che Champions League. Il Napoli esce umiliato dallo scontro diretto contro l'Atalanta, crollando per 3-0 tra i fischi e la dura contestazione del Maradona, deludendo fortemente persino sul piano dell'atteggiamento e lasciando intendere che in questo finale di stagione sarà molto complesso persino raccattare una posizione per le altre competizioni europee. Un vero e proprio fallimento.
E' mancato tutto
La prova del Napoli è disastrosa da ogni punto di vista. Dall'organizzazione del piano gara, finendo ingenuamente nei duelli in cui l'Atalanta va a nozze, con uno schieramento fin troppo scolastico e senza tagli per eludere gli uomo su uomo di Gasperini, passando anche per alcune scelte - a partire dall'inconsistente Raspadori da falso esterno a fronte di un Ngonge che con dribbling e strappi poteva destabilizzare maggiormente i nerazzurri - e senza dimenticare ovviamente la fase difensiva che non è mai stata di squadra ma più che altro individuale. Il segnale più brutto, però, che ha portato anche alla contestazione del Maradona, è sicuramente lo sciogliersi dopo l'episodio negativo e quando sotto nel punteggio. Bruttissimi gli atteggiamenti di superficialità da parte di molti, non rientrando in non possesso e creando dei presupposti offensivi solo sui nervi e sulle giocate individuali.
La delusione di Calzona
L'analisi in conferenza stampa è onesta, ma davvero preoccupante: “Ci manca solidità, siamo fragili quando non abbiamo la palla. Questo è il problema più grosso. Non stiamo giocando da squadra, non riusciamo a fare reparto. Quando gli avversari sono in possesso, spesso ci passa la palla dentro, stiamo a rincorrere. Con l’Inter siamo stati più solidi - le parole del tecnico del Napoli - e quando giochi contro queste squadre molto più forti fisicamente e ai nostri livelli fisicamente diventa molto difficile se non sei solido”. E sulla forza anche mentale per restare agganciati alla stagione l'allarme è ancora più eloquente: "Se non ce l’abbiamo la dobbiamo trovare. Dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, dobbiamo avere rispetto per questa città. Dobbiamo fare di più per cercare di finire in modo dignitoso questa stagione, altrimenti è un fallimento".
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