L'Italia vince ma soffre e rischia grosso, contro l'Armenia finisce 3-1

Soffre, va in svantaggio, pareggia e rischia grosso in superiorità numerica. Alla fine, però, l'Italia di Roberto Mancini passa anche in Armenia: il Gallo rimedia alla rete segnata dopo appena 10' da Karapetyan, poi propizia l'autogol che chiude i giochi. In mezzo, l'importantissimo centro di Lorenzo Pellegrini, che toglie le castagne dal fuoco nel momento peggiore della sfida, quando gli azzurri sembravano senza idee.
L'inizio che non ti aspetti, Belotti pareggia e spreca - Della personalità e del gioco ammirati nelle ultime uscite ufficiali non c'è traccia nella prima parte di frazione. Anzi, la partenza è quasi uno shock, per merito soprattutto di un avversario aggressivo e determinato, ben disposto in campo. Gli azzurri perdono troppi palloni e si fanno sorprendere più volte in ripartenza: una sanguinosa palla persa da Barella permette a Barseghyan di involarsi da solo verso la trequarti e di servire Karapetyan, il cui diagonale è preciso e non lascia scampo a Donnarumma. Gli azzurri accusano il colpo e faticano un po' a reagire; Emerson sembra il più ispirato e prova a suonare la carica, con l'aiuto soprattutto di Bernardeschi e Belotti. Airapetyan compie un miracolo sullo juventino, ma non può nulla sul piattone ravvicinato del granata, che fa 1-1 al 28'. L'ex Fiorentina è sfortunato e scheggia l'incrocio poco dopo; l'Armenia sembra alle corde e nel finale resta in 10 per il rosso (doppio giallo) comminato a Karapetyan, reo di aver allargato il braccio nel tentativo di contrastare Bonucci. Proprio allo scadere clamorosa occasione fallita da Belotti, che incespica sul pallone con la porta spalancata su assist di Chiesa.
Sofferenza e trionfo - Nonostante la superiorità numerica, l'Italia fatica a velocizzare la manovra e a creare pericoli dalle parti di Airapetyan. Anzi, sono i padroni di casa a rendersi maggiormente pericolosi: Barella spende un giallo con un fallo tattico intelligente su Mkhytarian (il neo romanista stava per servire un compagno completamente libero), Hovhannisyan domina in mezzo al campo e semina il panico nella difesa italiana. Tra le due squadre sembra esserci differenza soprattutto sul piano fisico, ma per fortuna Mancini ha tante frecce per il proprio arco e pesca dalla panchina la carta vincente: Bonucci crossa dalla trequarti per Pellegrini, che si inserisce con i tempi giusti e al 77' gira di testa alle spalle di Airapetyan. Gli armeni non hanno nemmeno il tempo di assorbire la mazzata, perché tre minuti più tardi un tiro di Belotti colpisce prima il palo, poi la schiena del'estremo difensore. Finisce 3-1: è la quinta vittoria in altrettante partite nel girone di qualificazione, anche se il risultato non rende merito alla prestazione dell'Armenia.
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