Fabian Ruiz ha smesso di farci un favore (ma ci accontenta lo stesso)

Non v'inganni il titolo: è un elogio provocatorio all'andaluso dalle mille potenzialità espresse, quest'anno, solo in parte
06.03.2020 17:19 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Fabian Ruiz ha smesso di farci un favore (ma ci accontenta lo stesso)
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Ma allora realmente era sembrato pigro: avrete avuto anche voi questa sensazione di avarizia, di risparmio, di timidezza poi esplosa in umile arroganza, prepotenza, totale partecipazione. Sembrava vi stesse facendo un favore, Fabian Ruiz, e ora pure vi accontenta ma lo fa in un altro modo, in quello corretto, con un paio di tiri a giro, con quella sicurezza nel passo felpato e quella conduzione generosa della partita di chi è tornato ad essere vivo, a respirare di calcio, a sentirlo suo il pallone e di nessun altro. 

Certe sensazioni superficiali diventano verità. C'è stato un momento in cui l'andaluso avrebbe fatto arrabbiare anche il più moderato dei tifosi. Ce n'è stato un altro, da Gattuso in poi, in cui avrà certamente emozionato anche il più scettico dei disillusi, magari provocandogli quella voglia - evidentemente mai svanita - di tornare a gioire per una semplice giocata. Non era quello il vero Fabian Ruiz e forse non è neppure questo, chissà quando sarà possibile conoscerlo, ma sul serio, perché è ancora tutto in divenire, c'è dell'altro dietro quel talento, all'ombra di quel sinistro col quale lui fa ciò che vuole ma solo quando decide lui.

Vuol dire essere campioni anche così: programmando gli elogi ma anche le critiche, passeggiando per il campo oppure correndo, ma sempre lentamente, col suo stile, tra una serpentina e un gioco di suola, un (altro) mancino all'incrocio o un ripiegamento che rende generosi e completi, universali e dunque meritevoli d'appartenere al calcio moderno. Due gol identici e bellissimi, all'Inter e al Brescia, ci avevano ricordato di Fabian Ruiz, poi è arrivata anche la classifica del CIES a fortificare quell'impressione: è tornato davvero, lo spagnolo, primo da febbraio per rendimento, meglio anche di Mbappé o Di Maria, Ilicic o Gomez. Meglio di chi magari gli è certamente superiore ma in campo non l'ha dimostrato oppure non l'ha fatto abbastanza. Alla fine conta solo quello. Nessuno vivrà mai di rendita.