Canale8, Mele: "Comunque la si metta, è sempre una questione di equilibrio"

Silver Mele, volto di Canale8, ha commentato attraverso i propri canali social la gara tra Napoli e Fiorentina
18.01.2021 10:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Canale8, Mele: "Comunque la si metta, è sempre una questione di equilibrio"

Silver Mele, volto di Canale8, ha commentato attraverso i propri canali social la gara tra Napoli e Fiorentina: "Questione di equilibrio. Sempre e in ogni maniera la si metta. La rosa del Napoli che strapazza la Fiorentina imponendole il “cappotto” del tennista è la stessa per la quale ad inizio stagione erano stati espressi ad ampie latitudini giudizi e valutazioni onorevoli. Al punto da scomodare nei confronti di rito, fino a metterne in discussione la reale superiorità, quelle che in precedenti gestioni tecniche si erano issate fino ad un passo dallo scudetto. Equilibrio dicevamo, tattico ad esempio, e nella gestione delle fasi della gara. Le due cose peraltro vanno a braccetto. La condotta scriteriata di chi prova sempre e comunque a vincerla, senza annusare il pericolo quando si manifesta, rischia di far danni pari agli scivoloni più o meno clamorosi con Spezia, Sassuolo, Torino, AZ.

E l’incedere spregiudicato, poco coperto contribuisce anche a caricare di responsabilità gli attaccanti, spesso imprecisi e maldestri fino all’inverosimile. Indirizzare la squadra ad una riconversione più ordinata e prudente, beh quello è stato il passo col quale Gattuso si è ripreso il Maradona, violato troppe volte finora, e si appresta ad affrontare di nuovo la Juventus. Battuta qualche mese fa in finale di Coppa Italia proprio attraverso lo spartito dell’organizzazione, della tenacia e del talento ovviamente. Di cui questa rosa è piena ma che non può e non deve inebriare. Così, l’immagine stessa del Napoli che si ritrova nel patto del Vesuvio torna ad essere Diego Demme, l’equilibratore di Lipsia che Gattuso aveva fortemente inseguito ai tempi del Milan, per poi affidargli il compito non facile di risistemare l’assetto della mediana dopo gli eccessi ancelottiani. Ne beneficiano tutti. Bakayoko con l’incedere tentacolare e preciso, a tutela di una difesa non più sovraesposta, Zielinski e lo stesso Insigne cui si concede liberamente di sdoganare estro e aggressività. Con conseguenze letali per gli avversari, provvidenziali per lucidità in fase d’esecuzione.

Naturale che della declinazione, sempre estremamente complicata dalle nostre parti, dell’equilibrio facciano parte le valutazioni sui singoli. Da brocco a fenomeno è l’iter percorso in poco più di un anno da Lozano. Le giocate funamboliche di Insigne solo a Napoli possono aprire il dibattuto sul fatto che Lorenzo sia un buon giocatore, un ottimo calciatore o un campione. Mancini ci fa sapere che nel novero della Nazionale è il vero insostituibile. I recuperi di Koulibaly e Mertens restano provvidenziali, la disponibilità di Petagna alla squadra un concetto da sponsorizzare, l’esordio del 2002 Cioffi una cosa attesa da tanto, troppo tempo. Per la quale ci vuole anche, o forse soprattutto la sensibilità dell’allenatore. Gattuso rimarca il dato che definisce l’abbuffata domenicale: non è stato facile al cospetto di una Fiorentina che avrebbe ad un certo punto meritato il pareggio, fermata in estensione plastica da quell’Ospina che rende altissimo il profilo del parco portieri. Avanti così, verrebbe da dire, con quest’idea da cementare e cavalcare nel bel mezzo di una stagione tutta ancora da scrivere.