ESCLUSIVA - Mauro Esposito: "Il mio Chievo è vivo, ci mancano solo i risultati. Ho accarezzato il sogno azzurro, ora guardo avanti"

ESCLUSIVA - Mauro Esposito: "Il mio Chievo è vivo, ci mancano solo i risultati.  Ho accarezzato il sogno azzurro, ora guardo avanti"TuttoNapoli.net
giovedì 15 gennaio 2009, 09:45Esclusive
di Salvio Passante
Intervista esclusiva della redazione di Tuttonapoli.net all'ex nazionale italiano, Mauro Esposito, centrocampista offensivo della Roma ma attualmente in prestito al Chievo Verona.

Intervista esclusiva della redazione di Tuttonapoli.net all'ex nazionale italiano, Mauro Esposito, centrocampista offensivo della Roma ma attualmente in prestito al Chievo Verona. Esposito ha vestito anche le maglie di Pescara, Udinese e Cagliari. In Sardegna ha toccato l'apice della sua carriera riuscendo a vestire anche per sei volte la maglia della nazionale. Reduce da un grave infortunio al ginocchio, Esposito è alla ricerca del riscatto in Veneto con la maglia scaligera. L'ultima giornata del girone d'andata, metterà l'esterno destro di fronte alla sua squadra del cuore, il Napoli. La maglia azzurra resta il suo eterno sogno ma il destino finora gli è stato avverso: l'ha sempre sfiorata ma mai indossata.

Il punto conquistato a Bologna è stato una buona dose di fiducia per l'ambiente scaligero ma nonostante ciò la classifica resta drammatica. Credete ancora nell'impresa salvezza?

"Ci crediamo, siamo fiduciosi. Riversiamo nel fondo classifica ma distiamo solo sei punti dalla zona salvezza, inanellando una serie di risultati positivi potremmo rimetterci in carreggiata. Fisicamente stiamo ritrovando lo smalto giusto, psicologicamente siamo vivi. Mister Di Carlo ha portato idee nuove ma il calendario non è stato benevelo nei suoi confronti, nelle ultime partite abbiamo incontrato tutte squadre d'alta classifica. C'è ancora tempo per rimediare. Ci attende l'ultima partita del girone d'andata contro il Napoli ed avremo anche un intero girone di ritorno per smentire chi ci vede già in serie B. Speriamo che il nuovo anno possa essere più prolifico per quanto riguarda i risultati".

 

Chievo-Napoli, un pezzo di cuore chiamato in causa per Mauro Esposito. Che partita sarà e quale giocatore temi di più?

"Il Napoli sta disputando un grande campionato, non risiede al quarto posto cosi' per caso. Sarà una partita equilibrata giocata con intelligenza tra entrambe le squadre. Degli azzurri - dice a Tutto Napoli - non temo soltanto i vari Lavezzi, Hamsik e Gargano ma l'intera forza del gruppo, la compattezza. Credo che l'unione di intenti a volte faccia la differenza".

 

In varie circostanze sei stato molto vicino dall'indossare la maglia azzurra, anche nell'inverno scorso. Perchè la trattativa saltò negli ultimi minuti?

"La Roma fece le sue valutazioni, nei loro programmi ero un giocatore che poteva essere utile alla causa giallorossa. Per questo motivo, dopo un lungo tira e molla, la dirigenza capitolina non si presentò nello stand azzurro per chiudere l'affare. Sogno la maglia azzurra da quando ero bambino, l'ho sempre accarezzata ma purtroppo mai indossata. Sono un tifoso doc".

 

Sogni ancora di vestire la maglia azzurra?

"Adesso non ci penso più. La mia priorità è quella di fare bene col Chievo".

 

Ci racconti la tua favola a lieto fine. Da un piccolo paesino nel napoletano, Polvica al debutto in maglia azzurra contro la Slovenia..

"Ho iniziato a tirare i primi calci con una scuola calcio di Cicciano, la Sedokan.Dopo alcuni mesi fui tesserato dalla Virtus Somma, società dove è avvenuta la mia crescita calcistica. Ad accorgersi delle mie doti calcistiche fu il vostro direttore, Pierpaolo Marino. Fu lui il mio scopritore. Dopo estenuanti trattative riusci' a portarmi a Pescara, ero appena quindicenne. Il direttore riponeva grande fiducia nei miei confronti e proprio per questo decise di mandarmi in prova ai Glasgow Rangers. Fu una parentesi bellissima quella scozzese ma breve. Preparai i bagagli e feci ritorno in Abruzzo. Il trasferimento saltò per problemi legati al transfert. L'ambiente abruzzese era la mia dimensione ideale. Riuscivo a giocare senza le eccessive pressioni della platea. Dopo l'esordio a soli 17 anni, sfiorai la promozione nella massima serie. Le grandi prestazioni si incatenavano l'una dietro l'altra. Memorabile fu un gol siglato in mezza girata al Genoa. L'ottimo rendimento in maglia biancoazzurra mi permise di compiere il salto di categoria, approdai ad Udine. Ma in maglia bianconera non trovai molto spazio e dopo sole due stagioni, con poche presenze ed una breve parentesi in prestito al Pescara, decisi di accettare la proposta del Cagliari. In terra sarda mi affermai. Sette stagioni di gran calcio, 200 presenze, 60 gol, una promozione e la soddisfazione di poter giocare nel tridente delle meraviglie con Zola e Suazo. Ma le sorprese erano dietro l'angolo ed arrivò dopo sole cinque presenze in serie A, la chiamata in Nazionale maggiore. Il ct Lippi mi fece esordire il 9 Ottobre 2004, in Italia-Slovenia".

 

Il tuo rapporto con il direttore azzurro, Pierpaolo Marino, è quasi paterno, forse in pochi sanno che è stato anche il tuo testimone di nozze. Conoscendolo meglio credi che possa piazzare il colpaccio durante questa fase di mercato?

"Il direttore è un grande stratega, piazza il colpo quando meno te lo aspetti. Sa sempre -  dichiara a Tutto Napoli -  come muoversi e dove mettere le mani. Credo che qualcuno arriverà".

 

Sempre in tema di calciomercato, credi arriverà qualcuno a dare manforte all'attacco gialloblu?

"Circolano molti nomi nell'ambiente veronese, ma la trattativa più vicina alla definizione sembra essere quella per il nigeriano Makinwa".

 

Il tuo Chievo finora ha incontrato quasi tutte le concorrenti del Napoli nella lotta alla Champion's League. Qual'è secondo te la diretta concorrente più accreditata al quarto posto?

"Fiorentina e Genoa credo possano insidiare il Napoli per il quarto posto. Attenti alla Roma, che ha le giuste potenzialità per risalire  le posizioni in classifica".

 Cosa chiedi a questo nuovo anno calcistico?

"Spero che il 2009 sia un anno positivo per me, vengo da due anni travagliati, costellati da infortuni, vorrei tornare quanto prima al gol e giocare sempre con maggior continuità".