Stellone a Tutto Napoli: "Azzurri corsari a Parma. Zeman? Pagò la classifica deficitaria, altro che Moggi. Pazzini il top per l'attacco"

Stellone a Tutto Napoli: "Azzurri corsari a Parma. Zeman? Pagò la classifica deficitaria, altro che Moggi. Pazzini il top per l'attacco"
mercoledì 25 novembre 2009, 10:00Esclusive
di Salvio Passante
Intervista esclusiva della redazione di TuttoNapoli.net a Roberto Stellone, ex attaccante di Parma, Napoli, Torino e Genoa

Intervista esclusiva della redazione di TuttoNapoli.net a Roberto Stellone, ex attaccante di Parma, Napoli, Torino e Genoa. Con la maglia azzurra 90 presenze e 30 gol.

Quagliarella e Lavezzi, a secco ormai da diverse giornate. Attacco mal assortito?

"Assolutamente no, le qualità di questo tandem sono indiscutibili. Può capitare un periodo negativo dove il pallone non vuole proprio entrare, ma sono convinto che si riprenderanno".

A prescindere dall'astinenza da gol, credi che siano compatibili?

"Si. Quagliarella già ad Udine ha dimostrato di poter giocare come prima punta. Serve ancora un pò di tempo per adattarsi. Insieme posso fare grandi cose".

Dopo il triplo exploit con Fiorentina, Milan e Juve, due mezzi passi falsi contro Catania e Lazio. E' finito l'effetto Mazzarri?

"Il Napoli è reduce da una serie positiva che dura da 6 partite, 3 vittorie e 3 pareggi. Dati alla mano l'effetto Mazzarri non è ancora finito. Con l'ex tecnico della Samp c'è stato un cambio di rotta radicale. Questo gruppo ha le potenzialità per piazzarsi tra le grandi".

Parma in zona champions. E' la voglia di emergere dei giovani terribili il segreto della squadra ducale?

"E' il gruppo. Formato da giovani promettenti e da veterani come Panucci. Giusto mix per vincere. Dopo l'eliminazione in coppa Italia in pochi prevedevano un campionato disputato ad alti livelli. Il Parma ha sorpeso tutti dimostrando di essere una squadra in salute e ben attrezzata, guidata con sapienza da un allenatore davvero capace come Guidolin".

Con la maglia ducale soltanto le foto di rito alla presentazione poi il trasferimento in maglia azzurra. Ci racconti come si materializzò quel passaggio?

"Dopo un'ottima stagione con la maglia del Lecce fui acquistato in comproprietà da Parma e Napoli. In precedenza avevo rifiutato il trasferimento a Verona. Volevo a tutti i costi indossare la maglia azzurra".

Dalla festa promozione nella massima serie all'oblio della serie B, passando per l'esordio col botto contro la Juve e il crack in allenamento alla viglia della trasferta di Milano. Il ricordo della tua esperienza napoletana.



"Il primo anno fu una cavalcata entusiasmante verso la serie A. Mi ambientai a campionato in corso riuscendo a dare alla squadra quella giusta dose di gol utili alla promozione nella massima serie. Bagnai l'esordio in A con un gol alla Juventus in un San Paolo pieno in ogni ordine di posto, poi la settimana successiva il mio ginocchio cedette e addio sogni di gloria. Ritornai in campo quando la stagione era ormai compromessa. La retrocessione in B fu una mazzata terribile per il club. Trascorsi le altre due stagioni tra alti e bassi con il Napoli esiliato per molto tempo in quel di Benevento per gli scontri di Avellino".

Stagioni non esaltanti ma gol spettacolari...

"Si…In particolar modo uno al Cosenza, in semirovesciata e l'altro, però inutile, segnato in un derby contro la Salernitana. Misi a sedere l'intera difesa granata".

A prendere il tuo posto in attacco nella stagione in serie A fu Edmundo..

"Acquisto più pirotecnico che funzionale. Fu una stagione veramente sfortunata".

Zeman accusa Moggi di averlo fatto esonerare dalla panchina azzurra per rovinarlo. Moggi ribatte etichettando il boemo come bugiardo e complessato. Dov'è la verità?

"I risultati parlano chiaro: dopo sette giornate quel Napoli occupava l'ultimo posto in classifica. Zeman ha pagato la mancanza di risultati non la presunta influenza di Moggi. Quell'anno trascorsi più tempo in infermeria, per le terapie, che in gruppo".

Parma-Napoli, come finirà?

"I miei trascorsi sono azzurri: vincerà il Napoli".

Fabio Cannavaro parlò di te come uno degli attaccanti più forti che avesse mai visto in allenamento.. Senza infortuni dove sarebbe arrivato Roberto Stellone?

"Non lo so. Sono contento della carriera che il destino mi ha riservato nonostante gli otto infortuni".

Ricordi il tuo soprannome?

"Certo, Silvester Stellone, Sly (ride, ndr)".

Chi è a tuo avviso l'attaccante italiano più forte in circolazione e che farebbe le fortune del Napoli?

"Pazzini. E' completo".

Milito-Stellone tandem delle meraviglie con la maglia del Genoa. Quanti gol avreste potuto segnare in A insieme?

"In Serie B ne segnammo 40, sicuramente avremmo dato spettacolo".

Napoli, Genoa, Torino. Quale altra gloriosa maglia avrebbe voluto indossare Roberto Stellone?

"Sono contento di indossare in questo momento quella del Frosinone".

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