TN - Pereira, l'ex allenatore: "E' una diga, che fisico! Non è Jorginho ma un regista moderno. Gattuso..."

27.12.2019 11:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
TN - Pereira, l'ex allenatore: "E' una diga, che fisico! Non è Jorginho ma un regista moderno. Gattuso..."
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© foto di Federico Gaetano

L'ultima suggestione di mercato, Danilo Pereira, centrocampista del Porto, ha già conosciuto la Serie A. Tra il 2011 e il 2012 ha raccolto 5 presenze col Parma. Aveva vent'anni, esordì il 21 dicembre nel 3-3 del Tardini contro il Catania. Subentrò al 78' a Jadid, gli diede fiducia Franco Colomba che di lui ha un ottimo ricordo:  "In questi anni ha fatto strada, l'ho seguito, sono felice sia diventato campione d'Europa col suo Portogallo". 

Ora ci pensa il Napoli. "Può essere la soluzione giusta. Il Napoli ha bisogno di un uomo forte fisicamente che aiuti la difesa che sta prendendo troppi gol. Uno come Pereira, alto un metro e novanta, dal fisico possente, può far comodo anche in Champions, in vista del Barcellona". 

Che giocatore è? "E' un mediano incontrista che fa il centrale. Ovviamente non è Jorginho, ha altre caratteristiche, è un regista moderno con geometrie semplici capace di dare equilibrio alla squadra. In una parola sola: è una diga". 

Il Parma lo ha conosciuto giovanissimo. "L'ho fatto esordire, poi andai via, sono felice abbia fatto strada. Di lui ho un ottimo ricordo, era un ragazzo serio e positivo. Oggi è tra i migliori nel suo ruolo". 

Il Napoli si aggrappa anche al mercato per colmare varie lacune. "Da parte di tutti ci sono stati 2-3 errori gravi e l'involuzione tradotta nei risultati è stata inevitabile". 

Faccia qualche esempio. "Una delle coppie difensive sulla carta più forti del mondo, Manolas-Koulibaly, è mal assortita. Nessuno dei due fa quello che faceva Fazio alla Roma e Albiol col Napoli. Per caratteristiche sono simili, nessuno guida il reparto". 

Poi? "Quando Allan manca non c'è forza a centrocampo. Ancelotti giocava con quattro attaccanti ma senza centrocampo muscolare è difficile sostenerli". 

Ancora? "La questione dei contratti ha inciso e ci aggiungo anche qualche "sparata" di De Laurentiis. Ma il Napoli resta una grande squadra e il quarto posto non è irraggiungibile". 

Gattuso lo ricorda da calciatore. "Uno di quelli che avrei sempre voluto nella mia squadra. Ma anche da allenatore sta facendo bene. Unisce idee tattiche al carattere che trasmette alle sue squadre. Se i calciatori lo seguiranno, il Napoli - che ha tanta qualità - potrà rialzarsi".