Venerato: "Non capisco le critiche a Spalletti ed i complimenti a Pioli che s'è solo difeso"
Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato della Rai, è intervenuto al canale Twitch di Tuttonapoli (qui per iscriverti gratuitamente) parlando anche dell'eliminazione in Champions: "Non farei troppo critiche a Spalletti e neanche troppi complimenti a Pioli. Il Milan è inferiore al Napoli e quindi tutti aspettavano un avversario con baricentro basso per poter ripartire. Chi dice che Spalletti l'ha preparata male, sbaglia. Leao ha fatto uno o due strappi in 180', ad un fuoriclasse glieli devi lasciare e poi se alcuni giocatori non fanno fallo tattico la colpa non è dell'allenatore. La chiave tattica non è stata quella, il fattore è stato Maignan e poi il Napoli ha sbagliato un rigore per poter rimontare e sullo 0-0 c'era un rigore netto su Lozano. Aggiungo che se con serenità facciamo il computo degli arbitri all'andata ed al ritorno, il Napoli è stato penalizzato e con questo equilibrio fa la differenza non fare un fallo o quel rigore. E segnando anche all'80' con quel rigore poteva succedere di tutto. Spalletti ha sbagliato poco o nulla, il Napoli ha creato più palle gol del Milan, il Milan di meno ma è stato cinico: succede nel calcio. Non sempre chi gioca meglio vince ed è successo.
Kvaratskhelia troppo criticato? E' stato quello che ha creato più problemi, poi ha sbagliato al tiro, ma ne ha dribblati di avversari... viene criticato per il rigore sbagliato, è un momento importante ma non gli va buttata la croce né a lui né a Spalletti. Sul tecnico davvero non comprendo. Così come non comprendo l'eccessiva esaltazione per Pioli che non credo abbia scoperto l'acqua nel deserto. E' un ottimo allenatore, ma col Napoli s'è limitato ad ammettere l'inferiorità tecnica, non poteva giocarsela alla pari e s'è difeso per ripartire con Leao un paio di volte. Ma non ha inventato nulla.
Stagione leggendaria del Napoli - E' il miglior Napoli della sua storia calcistica. Dal 1926 ad oggi non c'è stata nessuna squadra forte come quella di oggi. Neanche il Napoli di Maradona ha dominato così il campionato, poi c'è ora un po' di stanchezza, è fisiologico considerando anche mondiale, infortuni e mi girano le scatole per gli ultimi, non dimentichiamo che Politano col Milan in quell'inizio stava facendo molto bene e mancavano Kim ed Anguissa, non sono alibi perché il Napoli è vincente. Ha fatto anche un'ottima Champions e va fuori per dettagli, senza parlare delle incertezze arbitrali ma ha dominato il campionato e si parla solo di zona Champions. Il Napoli ha ammazzato lo Scudetto a dicembre ed in che modo poi l'ha fatto, spendendo meno delle rivali, un monte ingaggio molto più basso delle altre che arrancano tra i debiti e l'ha fatto giocando un calcio propositivo e non speculare. Le grandi che giocano tutte dietro e speculano sul contropiede non mi sono mai piaciute, il mio maestro Sacchi dice che ci sono scudetti che restano negli almanacchi ed altri che restano nel cuore della gente. I tecnici primi e secondi in classifica sono del resto i miei preferiti. E Spalletti lo elogio dai tempi della prima Roma, forse prima ancora, dall'Udinese. E non ne parliamo di Sarri, anche quando fu fatto fuori dalla Juve tutti celebravano questa scelta e ora vediamo invece come sono andate le cose e non hanno più vinto nulla".
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