Alla scoperta del Salisburgo - Altro tecnico, altra rivoluzione sul mercato e la stellina Szoboszlai

Non sarà il Liverpool l'unica insidia per il Napoli nel girone E di Champions League. Dalla terza fascia è spuntato per gli azzurro il Salisburgo, vecchia conoscenza affrontata agli ottavi di finale di Europa League dello scorso anno. I campioni austriaci rappresentano di sicuro un ostacolo non insormontabile, considerando che la Bundesliga austriaca non è una competizione di alto blasone. Il Salisburgo ha chiuso lo scorso anno da campione in Austria, chiudendo la stagione con +9 rispetto ai secondi del Lask e +24 rispetto ai terzi dello Sturm. Un campionato che ha visto protagonista la squadra allenata dall'ex tecnico Marco Rose, sostituito nel corso dell'estate da Jesse Marsch, allenatore americano ex Montreal Impact e New York RedBulls. Al momento la squadra austriaca ha ben cinque gare già nelle gambe, con altrettante vittorie in questo avvio di campionato, consolidando dunque il primo posto in classifica a +2 sui secondi del Lask.
Il mercato - Complice l'avvicendamento in panchina, a Salisburgo sono cambiate tante cose per quanto concerne i giocatori. Sono partiti diversi giocatori che hanno rappresentato colonne portato della squadra come Munas Dabbur e Lainer, passando per Schlager, Wolf e Samassekou. Una serie di cessioni che ha portato in cassa quasi 75 milioni di euro, dei quali però ne sono stati reinvestiti soltanto 23. Dal Siviglia, nell'ambito dell'affare Dabbur, è arrivato Maximilian Wöber, difensore centrale classe '98. Poi il terzino Rasmus Kristensen dall'Ajax, 22enne pagato 5 milioni. E tanti giovani, anzi giovanissimi: 2,5 milioni al Domzale per il sedicenne Benjamin Sesko, 2 al Vaud per il coetaneo Bryan Okoh. Ben quattro innesti dal Liefering, seconda squadra della Red Bull in Austria.
La stella - Dominik Szoboszlai - Uno dei giocatori di sicuro più temibili nell'undici austriaco è Dominik Szoboszlai (18), classe 2000 dal talento puro e futuro assicurato. Ha saltato metà della stagione 2018/2019 a causa di un brutto infortunio; per quanto visto finora, nelle scelte di Marsch è un esterno di centrocampo, più che un interno come era stato sempre impostato nella sua pur breve carriera. Ha fisico (186 centimetri) e qualità tecniche.
L'undici tipo - Salutato il 4-3-1-2 di Rose, la squadra austriaca ha virato al 4-4-2 di Marsch, un modulo più lineare e che punta molto sugli esterni. Da un lato Minamino, dall'altro Szoboloszai. In difesa sarà inserito progressivamente Wober, come terzino destro ballottaggio Farkas-Kristensen. Di seguito la formazione tipo:
Oggi giocherebbe così - Stankovic; Farkas, Ramalho, Wober, Ulmer; Minamino, Berned, Mwepu, Szoboszlai; Haland, Daka.
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