I tiranni del tifo: quelli nauseati da chi non ha tifato Atalanta

14.08.2020 11:20 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
I tiranni del tifo: quelli nauseati da chi non ha tifato Atalanta
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© foto di Getty/Uefa/Image Sport

(di Arturo Minervini) - La grande minaccia del pensiero unico. Uniformato. Piatto. Sempre uguale. Che rischia di diventare sterile retorica, parola spicciola da spacciare condita con qualche aggettivo pomposo e dose massiccia di demagogia. Perchè in certe situazioni è facile prendersi gli applausi, basta solo capire da che parte soffia il vento. Operazione più volte reiterata nel percorso di avvicinamento al match Psg-Atalanta, con il quarto potere unito in file serrate per portare avanti la teoria: bisogna tifare per l'Atalanta. E se non tifi per l'Atalanta mi fai quasi schifo. Mi provochi la nausea.

La questione, quasi sociologica, dovrebbe essere invece analizzata aprendo la mente ad un ventaglio ben più ampio di possibilità. Perchè ognuno è libero di sostenere una squadra italiana in Europa, ma allo stesso tempo ognuno deve esser libero di gufarla. Di godere se torna a casa. Perchè il calcio non è argomento razionale. Il calcio è fatto di simpatie, di persone più che di filastrocche prestampate trite e ritrite sul nazionalismo e tutto il resto.

Perchè, diciamocela tutta, per tantissimi tifosi sostenere uno come Gasperini è impossibile. Perchè la sua storia sportiva racconta di strafalcioni dialettici e non, perchè non è mai stato simpatico a certe squadre e viceversa. E fa parte del gioco. Ma non c'è odio o altre questioni metafisiche da tirare in ballo. Se ne facciano una ragione i 'Tiranni del tifo', nuovo mostri che vogliono imporre alla gente cosa pensare, cosa tifare e cosa mangiare. Di santoni la gente è stufa. Tenetevi pure la vostra nausea a chi ha goduto per l'eliminazione dell'Atalanta. È solo un atto di grande intolleranza, quasi illiberale. Viva la libertà. Sempre.