Il paradosso di Garcia su Raspadori: se ne sono accorti tutti
Giacomo Raspadori è il pupillo di De Laurentiis e dunque anche di Garcia, mister 30 milioni, l'italiano più costoso nella storia del Napoli che con Spalletti era riserva di Simeone che a sua volta era riserva di Osimhen. Poco spazio, per lui, eppure quando era in campo riusciva a brillare perché Spalletti lo metteva nelle condizioni di giocare bene, nel suo ruolo, da punta centrale, facendo girare la squadra e permettendogli di segnare gol belli e decisivi.
Garcia, a differenza di Spalletti, lo schiera sempre. In questo avvio ha già raccolto 320 minuti in campo, sei in meno di Kvaratskhelia, eppure il suo talento si è eclissato. Il motivo è semplice: pur di schierarlo, Garcia lo utilizza fuori ruolo. Raspadori non è un esterno. A questo punto, se l'obiettivo è valorizzarlo, meglio una partita ogni tre da punta che sempre in campo da anonimo laterale offensivo. Non è così che lo si aiuta.
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