RILEGGI LIVE - Setien: "Gara dura in stadio storico. Napoli esce da dietro e poi ti fa male. Su Fabian...", Piquè: "Napoli in crescita, ha battuto la Juve! Su Diego-Messi..."

E' in programma per oggi alle 18:15, dal ventre dello stadio San Paolo, la consueta conferenza stampa della vigilia in casa Barcellona.
24.02.2020 18:54 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal San Paolo, Antonio Gaito
RILEGGI LIVE - Setien: "Gara dura in stadio storico. Napoli esce da dietro e poi ti fa male. Su Fabian...", Piquè: "Napoli in crescita, ha battuto la Juve! Su Diego-Messi..."
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dal San Paolo, Antonio Gaito - E' in programma per oggi alle 18:15, dal ventre dello stadio San Paolo, la consueta conferenza stampa della vigilia in casa Barcellona. A prendere la parola saranno l'allenatore Quique Setien e il difensore bandiera Gerard Piqué. Ovviamente sarà possibile seguire l'incontro con i media in diretta, video e testuale, su Tuttonapoli.net.

17.40 - Presenti i media di tutto il mondo. Non a caso il Napoli ha cambiato sala conferenze, usando un'area più ampia per ospitare telecamere, fotografi e giornalisti.

18.15 - Arrivato Piquè, inizia la conferenza stampa: "E' la prima volta qui per noi, è sempre una bella cosa, nuova, piace alla squadra provare cose nuove. Il Napoli è migliorato molto nelle ultime partite, non ha iniziato bene ma è migliorato molto e sarà complicato. Hanno battuto Juventus, Liverpool, sta avendo bei risultati e bisogna fare attenzione".

Giorni difficili per temi extra-calcio, cosa pensi di ciò che è successo e come influenza la squadra? "Noi dobbiamo pensare al nostro obiettivo, al campo, al risultato. Come giocatori dobbiamo vincere e fare il meglio nel terreno di gioco. La cosa importante è pensare alla partita, non ad altre cose, anche perché il Napoli è in grande crescita".

Cosa serve per vincere la Champions? "Non siamo i favoriti sicuramente, ma abbiamo una bella squadra, una rosa completa, le possibilità ce le abbiamo, non so quante, ma l'importante è andare passo dopo passo, prima col Napoli per poi provarci. Tante squadre partono bene, poi arrivano cotti, noi non sembriamo i più forti, ma poi ad aprile magari saremo in grande forma, pensiamo a crescere".

E' uscito il tuo nome nello scandalo digitale, le spiegazioni del presidente ti hanno convinto? "Non ti saprei dire, i social non sono controllabili, ognuno dice la sua, non sarà la prima o l'ultima. Sulla spiegazione... si è parlato, è stato archiviato, ora ci interessa il calcio".

Avete voltato pagina dopo l'eliminazione di Roma? "Non lo dimenticheremo mai, è stato un colpo duro per chi l'ha vissuto, per la nostra carriera, ma da grandi sconfitte si possono trarre cose positive per il futuro. Da lì tutto ciò che verrà sapremo come affrontarlo, anche se ogni turno è un mondo diverso, ma sicuramente abbiamo imparato molto".

Benvenuto al San Paolo, il tempio di Diego, cosa si prova a giocare in uno stadio così ricco di storia? Di cosa avete paura? "Di tante cose, non ha iniziato bene ma sta crescendo, ha ottimi giocatori come Milik, Insigne, Mertens, ci può dare problemi se andiamo in campo con una mentalità non buona. Noi proveremo ad imporre il nostro gioco, è importante segnare. Di Maradona si sa tutto, è unico nella storia del calcio, ha dato molto allo sport, è passato da noi, poi qui, sarà ricordato per sempre. Se mi chiedi tra lui e Leo è la domanda del milionario, io che ce l'ho vicino scelgo la regolarità di Leo per tanto tempo a questo livello".

Sul commento sui social contro un giornalista: "Ho parlato di pulcinella, qui lo conoscono bene, è un protagonista della commedia napoletana. ce ne sono ovunque. Lo pensavo e volevo testimoniarlo, ci sono direzioni più amiche o meno, alcune ti danno informazioni, protezione, lo fanno tutti non c'è problema ma a volte si passano alcuni limiti..."

Vi sentite attaccati in questo momento sui social? "Penso si stia dando troppa importante, pensiamo al campo ed a ciò che possiamo controllare, il resto è molto rumore perché il Barça ha avuto momenti di debolezza".

Hai parlato con Leo dell'emozione che avverte nel giocare qui? "Veramente no, sicuramente sarà contento di giocare in uno stadio nuovo, ricco di storia. Conta la qualificazione, non la storia e la tradizione, pensiamo ad un buon risultato".

La simbologia della gara. Ci sono maglie di Diego per strada, ora anche quella di Messi, è un evento qui. Le persone sognano anche l'approdo al Napoli. "Nel calcio non si può mai dire, ma credo sia difficile. chiedilo a lui però, è lui che decide".

Pensi che il club sia gestito male? "Non ho detto questo, non posso valutarlo, una cosa è quello che dice la stampa ed un'altra ciò che avviene davvero. I risultati sono sempre la priorità, giocando bene, qui non basta vincere ma bisogna anche giocare bene".

E' la settimana più importante della stagione con Napoli e poi il clasico? "Tutte le gare influenzano quella seguente, influirà sul clasico, eravamo a -6, senza quella vittoria ora staremmo parlando di altro, poi la situazione è cambiata rapidamente".

18.33 - Termina la conferenza di Piquè, ora tocca a Setien.

Cosa pensi del Napoli? Due volti finora in campionato ed in Champions dove è imbattuto. "Dobbiamo aspettarci la migliore versione del Napoli, tutte le squadre qui danno il massimo, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Avremo fasi alterne, aperte, mi aspetto il Napoli migliore, abbiamo visto ciò che sanno fare anche nel gruppo, hanno superato rivali di qualità e blasone".

Ha notato una pressione particolare visto l'ultima eliminazione? "Si è parlato poco di quanto successo, tutti lo ricordano, ma credo che abbiamo un'atmosfera positiva, abbiamo vissuto gare difficili ma le abbiamo superate. Il momento è buono, come quello del Napoli, ho fiducia nel trend positivo pur sapendo che sarà difficile".

Come vive l'esordio in Champions? "Sicuramente è particolare, la prima in Champions è una motivazione speciale, cominciare in uno stadio come questo pieno di storia e passione, è una partita che sarà appassionante e che resterà nei ricordi".

Gattuso la spiava al Las Palmas, cosa pensa di lui? "Mi sono arrivate le sue parole, la verità è che mi sento lusingato per la sua conferenza, è un orgoglio per me, è stato un grande giocatore ed è un grande tecnico, mi fa piacere abbia detto questo di me, ho un ricordo buono dalla sfida dell'anno scorso tra Betis e Milan, tanti giocatori come Fabian e Lo Celso rendono le cose facili agli allenatori, spero che accada anche domani, ma ringrazio Gattuso".

Gattuso ha detto che con lei si recupera palla in 6 secondi, con Valverde in 11. "Non lo so se sono 6 oppure 8, ma lo sappiamo cosa vogliamo fare, questo è importante per la nostra crescita. Recuperare quanto prima il pallone è importante, significa che lo tieni tu e non il rivale, è ciò che vogliamo impiantare in testa. Gattuso sa qual è la nostra idea per provare ad essere migliore dell'avversario e trasformare tutto in gol".

Preoccupato per il Coronavirus? "No, penso solo alla squadra. Invio la mia solidarietà e spero si trovi una soluzione. Hanno solo fatto il test della febbre all'arrivo".

Domani rivedrà Fabian, come lo vede qui? In futuro vorrebbe lavorare di nuovo con lui? "Ho affetto per lui, anche la tifoseria ha affetto per lui, ha avuto una crescita spettacolare, mi fa molto piacere per lui e spero domani non ci metta tutte le sue virtù nel campo, ma mi fa piacere vederlo segnare e crescere. E' un grande giocatore, intelligente, bravo ragazzo".

Due subentrati, lei e Gattuso, quanto avete inciso sulle prestazioni delle squadre? "Ogni allenatore ha le sue sfumature, così come ogni giocatore è diverso da un altro, ci sono cambi, a volte si migliora, altre si peggiora, nel caso di Gattuso ma anche nel mio siamo arrivati in situazioni diverse ma cerchiamo di impiantare il nostro timbro, dando ai giocatori concetti che pensiamo siano validi per vincere e far bene. A volte serve tempo, altre meno, penso si stia vedendo qualcosa in entrambi i casi".

Domani sarà più importante un centrocampista come Vidal o tre attaccanti puri? "In un senso o nell'altra cercheremo la porta, al di là di una punta in più o meno. Sono sfumature, possono influire, ma si cerca di compromettere le prove del rivale ma mettere una punta in meno non significa non cercare la porta".

Che importanza dà alla condizione fisica e mentale visto anche il clasico? "Siamo in un buon momento, pensiamo a domani, a giocare con energia e mentalità, poi penseremo alla partita seguente in un'altra competizione".

Qual è la qualità più grande del Napoli di Gattuso? "Tante cose, io do molto valore ai giocatori, sono loro che fanno la differenza, se sono ispirati rivolvono tutto ciò che disegni in lavagna. Il Napoli ha giocatori straordinari, hanno sempre un piano, è molto chiaro, cerca sempre di uscire da dietro, poi ha giocatori che si legano bene con l'uscita da dietro e poi possono far male davanti. Ha qualità, starà alla capacità di difendere contro di noi e non è mai facile difendere col Barcellona. Poi quando dovremo difendere noi dovremo cambiare il chip".

Messi nel campo di Diego. Sul paragone: "E' come se mettessimo Maradona oggi, non si possono comparare per me. Messi da 14 anni gioca ad alti livelli tutte le partite, è questa la differenza con tutti gli altri. Non s'è visto uno con la continuità come Leo che dopo tanti anni fa partite come l'ultima che ha fatto. Mi è piaciuto molto Diego, un giocatore enorme che ci affascina e ci fa amare lo sport".

Chi gioca tra Lenglet e Umtiti? "Sono entrambi in forma, deciderò stanotte e dipenderà da diverse sfumature che influenzano queste scelte. Si assomigliano, ma hanno cose diverse. Non ho ancora deciso

18.54 - Termina la conferenza stampa