Liverpool-Atletico è stata una partita folle (in tutti i sensi)

Stadio gremito, spettacolo in campo, ritmi frenetici. La normalità in novanta minuti. Che bella è stata Liverpool-Atletico Madrid, una partita 'normale' divenuta straordinaria. In realtà folle. Non si doveva giocare. Non in quelle condizioni. Non con tutta quella gente coinvolta come se Liverpool fosse a dieci anni di distanza dal resto d'Europa. Ma ricordatevela, ricordatevi dell'impresa degli spagnoli, dei gol di Llorente, della delusione di Klopp, dei gol sotto i tifosi, dell'esultanza con loro. Ricordatevi di tutto questo perché presto, quando avrete nostalgia del calcio, quello vero, sarà il primo pensiero che vi verrà in mente.
Il calcio sta per fermarsi chissà fino a quando: la Serie A è già sospesa e presto la Uefa non potrà far finta di nulla, soprattutto ora che Rugani è stato trovato positivo al Coronavirus. Andare avanti non è più possibile, ma anche senza tifosi non si tratterebbe di calcio. Per questo la sfida di Anfleid è stata una 'splendida' eccezione ma anche un rischio evitabile: tantissimi tifosi in Inghilterra in questi giorni vuol dire sottovalutare il problema oppure sentirsi talmente forti da poterlo fronteggiare senza rischi. Una partita folle in tutti i sensi.
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