Lozano, l'infortunio e quell'urlo di dolore: non sarebbe stato più saggio richiamarlo in panchina?

Mancavano appena 3-4 minuti alla fine della partita quando Hirving Lozano, steso da Giorgio Chiellini, è rimasto a terra toccandosi la gamba. Tutti si erano accorti che si trattava di un problema muscolare, le movenze dell'attaccante messicano lo lasciavano trasparire. Ma Rino Gattuso aveva terminato gli slot per effettuare i cambi (già utilizzati tutti e tre per quattro sostituzioni) e, pur volendo, non avrebbe potuto mandare in campo il giovane Cioffi (unico disponibile) per rimpiazzarlo.
SITUAZIONE AGGRAVATA - Eppure, dinanzi ad un problema muscolare, il buonsenso direbbe di richiamare fuori il soggetto interessato. Giocare sul dolore, infatti, aggrava sempre il problema fisico quand'è di natura muscolare. Anche se si tratta di pochissimi minuti. E sicuramente è successo anche con Lozano. Il Chucky ha riportato oggi una distrazione di secondo grado e starà fuori per un mesetto.
DUE INTERROGATIVI - Il calcio al pallone dato al termine di Napoli-Juventus e il successivo urlo di dolore non facevano presagire nulla di buono e sicuramente hanno peggiorato la situazione. Ma allora davvero non si poteva fare a meno di lui in quei tre minuti finali? Il Napoli non sarebbe riuscito a resistere all'assedio bianconero in dieci uomini per quei pochi primi? Non sarebbe stato più saggio richiamarlo in panchina per non perderlo più a lungo in un periodo chiave della stagione?
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