Pres. Rijeka: "Col Napoli senza pressioni! Covid e infortuni ci hanno condizionato..."

Damir Misković, presidente del Rijeka, ha parlato ai microfoni del portale Novi List, commentando ovviamente il momento della sua squadra: "Analizzando la sconfitta di Sibenik (2-0, ndr), tornerei indietro di cinque mesi. Dall'inizio del Coronavirus, i giocatori non si sono allenati né hanno giocato per due mesi, poi da giugno hanno giocato a ritmo sabato-mercoledì-sabato o ora domenica-giovedì-domenica. Non abbiamo ottenuto risultati a giugno, l'obiettivo ora è quello di provare a vincere la Coppa di Croazia e andare il più lontano possibile in Europa.
Giocare in Europa League contro squadre come Real Sociedad, AZ Alkmaar e Napoli significa partire come squadra più debole, come noi siamo rispetto a questi club, spendendo di più emotivamente, fisicamente ed energicamente. Quando a questo aggiungiamo problemi di coronavirus e infortuni, è comprensibile per me che i giocatori contro Šibenik non arrivino ad un livello ottimale.
A parte il Sibenik, non abbiamo giocato una brutta partita: la sconfitta in Olanda è parte integrante dell'avventura europea. Abbiamo provato qualcosa di nuovo contro l'AZ per vedere se potevamo battere apertamente le squadre a quel livello e abbiamo capito che ancora non possiamo. I giocatori sono più colpiti dall'essere sconfitti dall'AZ perché pensavano di poterla vincere. L'Europa è una ricompensa per me e non importa quanto sia il risultato, anche se è brutto quando perdi, non sarà una tragedia anche perché capita a club molto più grandi del Rijeka.
Siamo Rijeka, non siamo un club che piange perché l'arbitro può aver sbagliato da una parte o dall'altra (si riferisce ad episodi arbitrali durante l'ultima sfida col Sibenik, ndr). Capisco che i giocatori reagiscano emotivamente e che qualcosa li colpisca, ma questi sono professionisti che non devono reagire così e lasciare i compagni a terra.
Sibenik ha vinto meritatamente perché era meglio di noi, e sta a noi preparare al meglio il Napoli. Abbiamo perso contro l'AZ, ma non abbiamo avuto una brutta partita, mentre questa a Šibenik e il modo in cui hanno giocato è stata una brutta partita.
Se intendiamo giocare a questo livello, se i giocatori vogliono vendersi a club del livello di quelli contro cui giochiamo in Europa, devono abituarsi a questo ritmo di gioco. So che è difficile, che non ci sono stati preparativi, ci saranno sicuramente oscillazioni ancora maggiori perché è normale, ma dobbiamo stringere i denti fino all'inverno e sopportare questa stagione nel migliore dei modi. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, dobbiamo passare da una partita all'altra e fare del nostro meglio.
Da parte mia, né i giocatori né l'allenatore hanno pressioni, lasciamo che si godano queste partite europee, si divertano e facciano del loro meglio, è tutto quello che cerco. Al club pensiamo positivamente, speriamo di vincere in ogni partita, ma ciò non significa che sia una tragedia se si verifica una sconfitta".
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