Ronaldo e l’omaggio a McGregor: la ridicola tesi del ‘voleva prendere il pallone’

Nuove frontiere dell’immaginazione, o forse del timore di raccontare una verità che appare lampante. Tiene ancora banco il caso Ronaldo-Cragno, centro di gravità dei dibattiti televisivi e delle maccheroniche interpretazioni partigiane.
La teoria messa a fondamento di quelli che avallano la scelta (folle) di Calvarese di non espellere Ronaldo è insensata: “Voleva prendere il pallone”. Beh, tutti vogliono prendere il pallone o quasi. Il regolamento se ne frega di quello che volevi fare. Il regolamento parla chiaro: “Un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario o commesso con vigoria sproporzionata o brutalità deve essere sanzionato come grave fallo di gioco”.
Ora Ronaldo, con quell’intervento che sussurrava al codice penale e che ricordava più un intervento da MMA in omaggio a Conor McGregor, andava chiaramente espulso. E chi è andato a raccontare in tv il contrario, anch’egli con vigoria spropositata e faziosa, davvero non ci ha fatto una bella figura. Fosse stato Simy del Crotone, nessuno avrebbe avuto altro da aggiungere ad un inevitabile e scontato cartellino rosso.
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