Spalletti e la meravigliosa teoria sulle 'palle di nessuno'
Non siamo perfetti. Non diteci che siamo perfetti, perchè non lo siamo. Rispedisce al mittente le smancerie della stampa Luciano Spalletti, sa bene che questo non è il momento di crogiolarsi nelle lodi che sono carezze, ma sono anche lame pronte a farti male appena si abbassa la soglia dell'attenzione.
In conferenza stampa il tecnico espone quello che secondo lui è il grande difetto del suo Napoli in questa prima parte di stagione: le palle di nessuno. Già, il tecnico tira le orecchie ai suoi su quelle situazioni che non appartengono alla fase attiva e nemmeno alla fase passiva, quelle in cui il pallone è da contendere all'avversario: "Dobbiamo migliorare nella fase di nessuno, quando la palla è per aria, sulle palle di nessuno noi ne portiamo a casa troppe poche rispetto agli avversari. Quella fase lì è importante allo stesso modo della fase attiva e passiva, ci sono dei rimbalzi su cui bisogna lottare col duello fisico".
È un aspetto importante su cui lavorare, un ulteriore tassello da aggiungere alle qualità di una squadra che sta mostrando grande concretezza ad una qualità generale che non mai stata in discussione.
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