AUDIO – Cavani, le ragioni dell’astio verso ADL. Da “gli sfascio la testa” alle frecciatine nella lettera d’addio: cronaca una storia finita male

AUDIO – Cavani, le ragioni dell’astio verso ADL. Da “gli sfascio la testa” alle frecciatine nella lettera d’addio: cronaca una storia finita maleTuttoNapoli.net
© foto di Marco Iorio/Image Sport
martedì 10 marzo 2015, 18:19In primo piano
di Mirko Calemme

Edinson Cavani è tornato a scuotere Napoli. Non con i suoi gol, come ha fatto 104 volte tra il 2010 ed il 2013, ma con le dichiarazioni rilasciate ieri alla radio uruguaiana Sport 890, alla quale ha confessato il suo desiderio di tornare nella città che gli è rimasta nel cuore, ma “non con l’attuale presidente”. Il Matador ha fatto riferimento ad una serie di frasi di Aurelio De Laurentiis risalenti proprio al 2013, la calda estate del suo addio e della rivoluzione targata Rafa Benitez .

Le dichiarazioni che più offesero l’attaccante del Psg furono quelle rilasciate ai microfoni di Radio Rai il 21 giugno del 2013, quando il patron partenopeo rifiutò con fermezza l’ipotesi di una cessione dell’uruguaiano a ridosso del 10 agosto, termine ultimo per esercitare l’onerosa clausola rescissoria del calciatore: “Se Cavani non vorrà essere uomo mi farà questo scherzo, ma poiché credo che lo sia, a mio avviso resterà a Napoli. Se dovesse andar via lo deciderà al termine della Confederations Cup, entro il 20 luglio per me sapremo tutto. Me lo auguro, altrimenti gli sfascio la testa”.

Il colorito linguaggio di De Laurentiis non fu apprezzato dall’attaccante che, dal ritiro della sua Nazionale, rispose così: “Le dichiarazioni del presidente sono state molto forti e mi dispiace. Ora voglio parlarci faccia a faccia...”. Un botta e risposta che tenne col fiato sospeso i tifosi partenopei, fino allo scontato epilogo che tutti conosciamo, con una cessione sofferta ma a quel punto inevitabile.

L’addio si consumò il 16 luglio 2013. De Laurentiis salutò il suo Matador con una lettera. Tante parole d’affetto, condite con qualche frecciatina: “Ho sperato fino all’ultimo che tu ci ripensassi, ma in cuor mio avevo capito che non lo avresti fatto. Lo sai, lo sappiamo, abbiamo dato un grande dispiacere ai tifosi del Napoli, che avevano visto in te qualcosa che li inorgoglisse – continua De Laurentiis -  averti assecondato ogni anno per darti il giusto premio per il tuo formidabile impegno non è stato sufficiente. Nemmeno un contratto fino al 2017 alle tue condizioni. Ognuno fa le sue scelte, e non te ne voglio. E spero che anche i tifosi del Napoli non te ne vogliano perche’ ci hai regalato 104 meravigliosi gol e tante giornate di passione”.

Sono passati, ormai, quasi due anni da quella storica estate. Il Napoli è immerso nel progetto Benitez mentre Cavani ha sposato il Psg. Eppure il Matador non riesce a dimenticare né l’affetto dei tifosi azzurri, a Parigi mai visto nemmeno in fotocopia, né quelle frasi del suo vecchio presidente. Nostalgia, ripicche (vedi fischi di agosto scorso) ed un pizzico di rancore: l’eredità di una splendida storia d’amore finita male, nella vita come nel calcio, è sempre la stessa.

Ecco uno stralcio dell’intervista di De Laurentiis a Radio Rai: