"Chiamate l’ASL" sarà la frase più usata fino alla Juve

Ecco, ci risiamo. C’è Juve-Napoli e la memoria torna subito alla sfida farsa dello scorso ottobre, quella in cui Agnelli diede lezione di regole e la Juve scese in campo a fare il riscaldamento pur sapendo da giorni che il Napoli a Torino non ci sarebbe mai andato. Una delle pagine più tristi del nostro calcio, con mesi di chiacchiere sul Napoli, sulle battute più scontate di un prodotto su Wish sull’ASL di Napoli e col tragicomico annuncio di Andrea Agnelli ‘Noi rispettiamo le regole’, ad un finale della favola che ribalta tutto.
Il 6 gennaio ci sarà la sfida di Torino e il calcio si trova di nuovo a fare i conti con l’aumento dei contagi Covid in Serie A. Lo scorso anno l’intervento dell’ASL si rese necessario per il focolaio esploso in casa Genoa dopo la sfida proprio contro gli azzurri nella settimana che portava alla sfida di Torino. Prima di Natale è stata la Salernitana ad essere bloccata dall’autorità sanitaria locale, con i granata impossibilitati a raggiungere Udine.
Cosa accadrà questa volta? La pausa natalizia, con i calciatori in viaggio per raggiungere le famiglie o semplicemente in vacanza, potrebbe portare a nuovi contagi. È infatti notizia di domenica la positività di Fabiàn, rientrato in Spagna per le feste, col centrocampista in isolamento. Siamo sicuri che si sprecheranno nuovamente le battute sull’ASL, da parte di chi ancora non ha compreso che in quel caso il Napoli aveva agito seguendo il bene primario: la salute pubblica.
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