Dall'azzurro del Napoli a quello dell'Italia: tutto sui napoletani che hanno fatto la storia della nazionale

In generale, i calciatori della storia del Napoli che hanno vestito la maglia azzurra sono ben 30, sui 43 che hanno ricevuto almeno la convocazione di un CT azzurro. I primi due calciatori del Napoli a rispondere “presente” alla chiamata azzurra, sono la mezzala Marcello Mihalich ed il bomber Attila Sallustro. Il 1° dicembre 1929 esordiscono e contribuiscono al 6-1 finale. Mihalich realizza addirittura una doppietta ed è il primo marcatore del Napoli di sempre a realizzare in maglia Italia. Sallustro invece si “accontenta” di una sola marcatura, in quella partita. Nel 1931 e nel 1932, a Sallustro, si uniscono il centrocampista spezzino Colombari e il centravanti oriundo Vojak.
Nelle spedizioni vittoriose ai mondiali 1934 e 1938 non è però convocato nessuno dei due. A rappresentare la maglia azzurra, nel 1934, allora, ci pensa il portiere vercellese Giuseppe Cavanna, che però resta sempre il dodicesimo del titolare Combi. Nel successivo mondiale, invece, non è convocato alcun calciatore del Napoli.
Per rivedere calciatori condotti dall’azzurro partenopeo a quello nazionale, occorre aspettare tra la fine degli anni 40’ e la metà degli anni 50’, quando tocca al portiere brianzolo Ottavio Bugatti e al bomber Amedeo Amadei mantenere alta la bandiera dei giocatori del Napoli.
Invece, per ritrovare un calciatore del Napoli ai mondiali, occorre attendere il 1950, vista la presenza del portiere bergamasco Giuseppe Casari. In quegli anni, però, solo il già citato Bugatti ha una certa continuità in nazionale, visto che solo dal 1966 si rivede un napoletano con la maglia dell’Italia: si tratta di Antonio Juliano, primo napoletano doc a vestire la maglia azzurra. Insieme al portiere Dino Zoff, è campione europeo e finalista dei mondiali di Messico 1970. Il grande centrocampista partenopeo è convocato (e mai schierato) anche per la spedizione del mondiale 1974, ultimo grande torneo della carriera in nazionale di Juliano che termina alla fine di quell’anno, contro l’Olanda.
Chiuso il “ciclo Juliano”, bisogna attendere il 1980 per vedere un altro giocatore del Napoli convocato in nazionale: il difensore senese Mauro Bellugi. Da lui in poi, un vuoto di 6 anni, colmato nel 1986 da Salvatore Bagni. In quegli anni, grazie anche ai grandi risultati del Napoli, aumenta la schiera dei calciatori del club a varcare le soglie della maglia azzurra nazionale: si tratta di Giovanni Francini, Francesco Romano, Nando De Napoli e del napoletanissimo Ciro Ferrara. Proprio l’irpino Nando De Napoli, è il calciatore del Napoli con più presenze in nazionale: ben 49. Ai Giochi Olimpici 1988, prendono parte invece il compianto portiere Giuliano Giuliani, il centrocampista Massimo Crippa, ancora Ciro Ferrara e il bomber Andrea Carnevale. Questi ultimi due, insieme a De Napoli, disputano anche il mondiale 1990 in Italia. Da questo momento in poi, i calciatori del Napoli vengono chiamati solo a sporadiche apparizioni ai Giochi Olimpici delle edizioni 1992 (il solo Marco Ferrante), 1996 (il solo Fabio Pecchia) e 2008 (il solo Andrea Russotto), mentre Luca Fusi, Gianfranco Zola ed Angelo Carbone, ma solo per qualche amichevole.
Un caso particolare riguarda Paolo Cannavaro: fa capolino nella nazionale maggiore nel 2007, senza però un seguito in futuro. Già, lui e non suo fratello Fabio con la maglia dell’Italia, giocando nel Napoli. Il futuro pallone d’oro Fabio, infatti, approda nell’Italia solo con la maglia della Juventus (passato poi al Real Madrid).
Al mondiale 2010, prendono parte ben tre “napoletani”: il portiere De Sanctis, l’esterno Christian Maggio e l’attaccante Fabio Quagliarella (che rappresenta anche il ritorno di un napoletano in nazionale). Quest’ultimo poi cambia maglia e restano i soli De Sanctis e Maggio a rappresentare il Napoli in nazionale, agli europei del 2012. A loro due, si unisce il napoletano di Frattamaggiore, Lorenzo Insigne, che promette di essere il bomber azzurro dell’avvenire. Rappresenta un caso unico di attaccante napoletano del Napoli a far parte della nazionale italiana. Che sia l’apripista di tanti altri talenti che faranno bene nell’azzurro del Napoli e dell’Italia.
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