E con il Barcellona come la mettiamo?

E con il Barcellona come la mettiamo?TuttoNapoli.net
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martedì 21 luglio 2020, 18:57Zoom
di Carmine Ubertone

(Di Carmine Ubertone) Contro l’Udinese si è assistito all’ennesimo avvicendamento voluto da mister Gattuso in porta: fuori Meret, dentro Ospina. Il colombiano è stato sicuramente tra i principali artefici della vittoria contro i friulani. La parata su Lasagna è un qualcosa di raro, in cui il talento la fa da padrone: per reattività, per senso della posizione, per lettura della giocata, quella parata la fai solo se sei predisposto con le gambe e con la testa. 

Ospina, oltre a grandi parate, garantisce anche un’ottima uscita da dietro. Fattore decisivo per il gioco di Gattuso. Il copione al quale ci ha abituato il colombiano, per merito di quei piedi da regista che si ritrova, è sempre lo stesso: scarico sul centrocampista centrale che viene incontro oppure lob a cercare i terzini o gli esterni offensivi così da saltare il pressing avversario. 

Le caratteristiche del ‘Patron’ sono una manna dal cielo per Gattuso, ‘peccato’ ci sia quel predestinato di Alex Meret a ‘rompere le scatole’. Il classe ’97 è il vero patrimonio del Napoli, probabilmente il portiere più forte della nuova generazione italiana assieme a Donnarumma. Meret fa con facilità ciò che gli altri trovano difficile. Spesso avere del talento significa capire che si può fare meglio: nell’uscita dal basso, con gli avversari che ti pressano, ecco dove deve migliorare il buon Alex, cosa che lo renderebbe quell’augurato top player che tutti aspettiamo. 

Con il Barcellona chi giocherà?” E’ facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili. Sarà una bella gatta da pelare per Gattuso scegliere chi sarà il titolare nella partita con gli spagnoli. Fatto sta, comunque vada, il Napoli avrà un grandissimo portiere a difendere i pali. Ci sono ancora diciotto giorni per decidere. Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa, chi meglio di Gattuso può scegliere: un dubbio dal sapore amletico, l’italiano o il colombiano. Ai posteri l’ardua sentenza.