"Ho perso la partita in albergo": Sarri rivive l’incubo di Firenze con Gattuso

n quel caso il riferimento di Sarri era chiaro: perdere prima di giocare. O meglio: perdere senza poter giocare ad armi pari, per troppi motivi...
28.01.2020 16:57 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
"Ho perso la partita in albergo": Sarri rivive l’incubo di Firenze con Gattuso
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Perdere lo scudetto in albergo. È una frase che ha scatenato ironie, interpretazioni distorte dalla realtà da parte di chi non ha voluto, o potuto, capire. Il riferimento è a Fiorentina-Napoli, gara giocata in un day-alter che dovrebbe segnare una svolta epocale del nostro calcio: giorno 1 post Var. Sì, perché lo strumento tecnologico era stato bello che ucciso da Orsato e company nella direzione di gara cruenta di Inter-Juve, che di fatto aveva riconsegnato lo scudetto nelle mani bianconere dopo la presa di Torino partenopea della settimana precedente. In quel caso il riferimento di Sarri era chiaro: perdere prima di giocare. O meglio: perdere senza poter giocare ad armi pari, per troppi motivi. 

Discorso differente per il Napoli-Juve andato in scena al San Paolo nella notte di domenica. In questo caso, come uno strano e beffardo dejà, la sconfitta di Sarri è sì maturata già prima di iniziare il match, ma non per questioni legate all’arbitraggio. Da un lato una Juve arrogante, spocchiosa, anche nelle scelte del suo allenatore che sulla possibilità di schierare il tridente Higuain-Dybala-Ronaldo aveva detto: “Solo in determinate partite, magari più abbordabili”. Quindi, per Maurizio, la gara di Napoli rientrava in questo tipo di sfide. Un segnale che la squadra di Gattuso ha raccolto, vestendo i panni dell’ape operaia. 

Dall’altro lato un Napoli che, invece, in albergo questa partita l’aveva preparata alla perfezione. Curandone i dettagli, le sfumature, le possibili evoluzioni. Lavorando sui punti di forza della Juventus per annullarli, puntando sulle cose che iniziano a funzionare nella fase offensiva azzurra. Concetti semplici, snelli, lineari che gli azzurri hanno dipanato in grande scioltezza, senza esitazioni di sorta, abbandonando ogni tensione dopo le quattro sconfitte consecutive tra le mura amiche. 

La verità è che Napoli-Juve Gattuso l’aveva vinta già prima di iniziarla. Aveva battuto Sarri nel percorso di avvicinamento al match, nelle scelte di formazione, nella lettura tattica prima e durante la sfida. Una tappa importante nella carriera del tecnico azzurro, che continua a puntare sul low-profile, lavorando alacremente per guadagnarsi quella conferma che lo renderebbe davvero orgoglioso. Da uomo del Sud, sogna di aprire un piccolo ciclo al Napoli. Da uomo del Sud, è riuscito a trasmettere quel senso di appartenenza che sembrava sbiadito. Ci saranno altri esami da sostenere, perché quelli d’altronde non finiscono mai. Eppure, ad un appello così importante, Ringhio ha mostrato di essere molto di più di un semplice motivatore.

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