Il Napoli è scoppiato: la sosta in soccorso di Gattuso

Il Napoli è scoppiato: la sosta in soccorso di GattusoTuttoNapoli.net
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venerdì 25 dicembre 2020, 08:15In primo piano
di Antonio Gaito
fonte Tmw
Non ha potuto ruotare la rosa a disposizione, ridotta ai minimi termini in molti ruoli dagli infortuni e dalle positività con i relativi recuperi

"Siamo arrivati senza benzina e giocatori. Questo punto me lo tengo stretto". Rino Gattuso ha quasi accolto positivamente il punto soffertissimo arrivato in casa contro il Torino, in crisi ed ultimo in classifica, e questo rende l'idea del momento difficilissimo del Napoli che s'è praticamente trascinato nelle ultime due gare del 2020. "Siamo stanchi nella testa e nelle gambe. Non abbiamo potuto gestire bene questi ultimi giorni, senza giocatori importanti, e ci sta un momento così dopo quattro mesi in cui abbiamo praticamente giocato sempre ogni tre giorni", le parole con cui ha giustificato il crollo verticale il tecnico del Napoli, che ha vissuto anche giorni difficili per il grave problema all'occhio che per l'inizio dell'anno dovrebbe però aver superato.

In effetti Gattuso ha dovuto affrontare un girone d'Europa League che s'è rivelato più complicato del previsto e non ha potuto ruotare la rosa a disposizione, ridotta ai minimi termini in molti ruoli dagli infortuni di Osimhen e Mertens (che ne avranno per altre due gare probabilmente), ma poi anche Koulibaly e Lozano nell'ultima gara, passando per le lunghe indisponibilità Covid per Zielinski ed Elmas fino ad Hysaj fino a Rrahmani. Il risultato è stato sovraccaricare di minuti molti elementi, crollati a livello di prestazioni nell'ultimo periodo. A partire da Mario Rui (885') e Di Lorenzo (1649'), non avendo Hysaj - che agisce su entrambe le corsie - per il Covid ed un normale periodo per ritrovare la forma. Lo stesso per Mertens, arrivato a 1100 minuti prima dell'infortunio di Milano e, a seguire, portando poi a giocare ininterrottamente Petagna ogni 3 giorni e Zielinski inamovibile per 9 partite di fila in un mese. Al di là della problematica fisica e anche tattica (soprattutto per l'assenza di Osimhen nel 4-2-3-1 ideato in estate), Rino Gattuso ha poi sofferto anche la mancanza di quei cambi offensivi che hanno fatto la differenza nella prima parte di stagione.