Il sarrista Gattuso ha già i suoi Ounas, Pavoletti e Duvan?

La sconfitta con la Lazio lascia amarezza, ma - come vi abbiamo raccontato ampiamente - anche la consapevolezza di aver imboccato la strada giusta, controllando per quasi tutto il match la squadra del momento, reduce da dieci vittorie di fila e due imprese contro la Juventus. S'è rivista una squadra che riesce ad avere il predominio territoriale, difendendo in avanti restando corta e aggressiva, sviluppando il gioco sulle corsie laterali e rispolverando le catene con terzino, mezzala ed esterno. ADL fu chiarissimo sulla scelta fatta del club, parlando di "ritorno al 4-3-3 sarriano", e non a caso Gattuso negli anni ha sempre avuto come modello proprio Sarri, al punto da studiarlo approfonditamente, attingendo tanto da quella filosofia e metodologia. Come avvenuto per Sarri, in nome del fraseggio, degli automatismi di squadra e di un sistema di gioco che prende il sopravvento a dispetto di ogni caratteristica individuale, sembrano esserci già le prime vittime, a fronte - ribadiamo - di un miglioramento complessivo che da qui a poco porterà inevitabilmente anche ad avere il conforto dei risultati.
Stiamo parlando di Hirving Lozano, entrato al 91' per due minuti dopo i 9 giocati contro l'Inter. Il messicano è un esterno offensivo di strappi, di spunti individuali puntando il diretto avversario, che - anche quando riesce a completare la giocata - va a sporcare la continuità del fraseggio. Difficile al momento immaginare un progetto tattico per lui nel contesto che sta costruendo Gattuso, anche per la poca predisposizione a difendere come quinto (il Napoli senza palla ora si posiziona 4-5-1, a differenza del 4-4-2 di Ancelotti). Stesso discorso per Fernando Llorente, usato soltanto come torre nei minuti finali e non come attaccante che cambia lo sviluppo della manovra: il suo impiego non porta ad una manovra diversa o ad alzare il pallone e quindi il suo utilizzo è calato drasticamente (al punto che si parla di una cessione). L'addio della punta spagnola, terza scelta appena rientrerà Mertens, può aprire - riportano gli esperti di mercato - uno spiraglio per Matteo Politano, giocatore che Sarri voleva in quel fallimentare mercato di gennaio, e che inevitabilmente sarebbe importante per Gattuso per avere anche a destra un giocatore a piede invertito per dialogare con terzino e mezzala come è tornato a fare molto bene Insigne dall'altro lato. A Gattuso, naturalmente, va dato tutto il tempo per costruire la sua fisionomia di squadra, per poi inserire anche caratteristiche diverse. Al momento, però, sull'altare del 4-3-3 sarriano rivoluto da De Laurentiis la possibilità è che Lozano finisca per non incasellarsi e diventare l'anarchico Ounas da ultimi 5 minuti, e Llorente invece i vari corpi estranei Pavoletti o Duvan (fuori anche dagli allenamenti a Dimaro) costretti a giocare solo palla a terra nello stretto non avendone le caratteristiche.
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