Insigne infiamma la discussione sui social: Raiola, il futuro ed una frase destinata a creare (inutili) polemiche

06.04.2019 16:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Insigne infiamma la discussione sui social: Raiola, il futuro ed una frase destinata a creare (inutili) polemiche
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Il dovere di un capitano. Sul tema in molti hanno provato a dare il loro contributo, uno dei più riusciti è proprio il saggio omonimo scritto da Richard Phillips, ex comandante al centro di uno storico caso di dirottamento in mare che aveva poi ispirato un film con Tom Hanks. Già, cosa deve fare un capitano? In primis, probabilmente, deve riuscire a cogliere l’umore della sua ciurma, riuscendo in qualche modo ad orientarlo verso sensazioni positive. Un capitano, insomma, deve avere tra le sue qualità la diplomazia ed il tempismo, perché certe frasi pronunciate con l’intonazione errata ed in un momento poco opportuno sono destinate ad avere un doppio effetto negativo.

Tutto quello che un capitano non dice. Ci sono segreti che un capitano tiene con sè, li porta nella coscienza fino a farli affondare insieme a lui quando è il momento di abbandonare la nave. La storia è piena zeppa di esempi, di storie che sono rimaste segregate negli spogliatoi e date alla luce solo ad anni distanza, quando ormai non potevano più arrecare nessun danno. Un capitano analizza, valuta, pondera. Quando parla degli altri, ma anche quando parla della propria situazione. 

Che stessimo parlando di Lorenzo Insigne, appare ormai chiaro. È il tema più caldo, in virtù delle parole dell’attaccante nella lunga intervista al Corriere dello Sport. Parole su cui tutti sono liberi di farsi un’idea, quello che resta oggettivo sono alcuni passaggi chiave destinati inevitabilmente a fare discutere. Questo più di tutti gli altri: “Finché starò qui darò sepre il 110 per cento e qua voglio starci a lungo. So anche che ho ventotto anni e che possa capitare, in carriera, di ritrovarsi dinnanzi ad un'offerta, come dire? irrinunciabile. Questo sì, può succedere".

Il fondamentale passaggio su Raiola. Leggendo distrattamente solo alcuni passaggi dell’intervista rilasciata, qualcuno si era già allarmato. Resta invece da sottolineare il passaggio proprio sul cambio agente, con Insigne che parla di Raiola ribadendo che questo non equivale assolutamente ad una volontà di dire addio.

Un concetto che può essere normale, espresso quando non si doveva. Non ora. Non a pochi giorni dalla sfida cruciale per i destini della stagione. Il pensiero di Lorenzo non è criticabile in sé, ma lo diventa se contestualizzato al momento ed alla situazione. Aveva già manifestato la sua insofferenza dopo la sfida col Sassuolo, lanciando un chiaro messaggio: perché reiterare nell’iniziativa? Perché generare discussioni infinite attorno a lui, alla squadra, al suo futuro, quando ora si dovrebbe pensare solo al campo? Insigne è liberissimo di pensare quelle cose, ma forse avrebbe dovuto valutare l’idea che fosse poco opportuno pronunciarle proprio adesso. E le parole sono importanti, hanno un peso, un valore, una dimensione che si colloca nello spazio e smuove l’opinione pubblica. Tutto quello di cui il Napoli non aveva bisogno. E nemmeno Lorenzo…