L'Angolo Sarrista - Il gol di Allan, l'ideale biglietto da visita di ogni mezzala

Analisi tattica di Napoli-SPAL
19.02.2018 19:30 di  Jacopo Ottenga   vedi letture
L'Angolo Sarrista - Il gol di Allan, l'ideale biglietto da visita di ogni mezzala

Il Napoli si riappropria del primo posto battendo di misura la SPAL. Un risultato mai in discussione in virtù di una fase difensiva semplicemente perfetta e che avrebbe potuto essere più largo se nella prima mezz’ora gli azzurri fossero riusciti a sfruttare alcune occasioni importanti come quella di Callejon. Possesso palla soverchiante, supremazia territoriale schiacciante, il Napoli è sceso in campo con le idee chiare, conoscendo già in partenza l’atteggiamento difensivo che avrebbero assunto gli 11 di Semplici.

La SPAL (il cui modulo di partenza era un 3-5-1-1), si è disposta 4-4-1-1. In mezzo al campo solita marcatura a uomo su Jorginho da parte di Kurtic. Mentre a sinistra poi Dramé restava quasi sulla linea dei tre centrali per paura di farsi prendere alle spalle da Callejon (cosa che è puntualmente avvenuta), dal lato opposto Lazzari si alzava per contenere le avanzate di Mario Rui, costringendo il centrale di destra Salamon ad allargarsi su Insigne.

Il Napoli ha provato come al solito a sfondare a sinistra con passaggi corti e rapidi oppure sfruttando il noto interscambio di movimenti tra Insigne ed Hamsik: uno viene incontro-l’altro va in profondità. Gli emiliani si sono subito compattati portando sul lato forte azzurro anche Viviani, e al Napoli è bastato girare velocemente il pallone sull’altra corsia per trovare spazi micidiali.

Nell’azione raffigurata il Napoli sta cambiando versante di gioco. Jorginho è rimasto sulla sinistra trascinando con sé Kurtic e permettendo ad Allan di farsi vedere tra le linee. Il passaggio per il brasiliano è coperto da Antenucci ma Koulibaly servendo Hysaj sulla destra costringe in ogni caso la SPAL a riposizionarsi in fretta e furia e in modo alquanto arbitrario.

Quella proposta nello screenshot è un’azione molto simile a quella che ha portato al gol di Allan. Il pallone arriva finalmente a Hysaj e sulla destra si forma prontamente uno dei tipici triangoli Sarristi. Jorginho recupera lentamente la posizione centrale orientando la propria corsa sempre verso il centro del campo in modo da non portare il proprio marcatore su Allan. Sul centrocampista brasiliano però Viviani è in forte ritardo, così Felipe, con i tempi sbagliati, si stacca dalla linea di difesa per andare a prenderlo, lasciando sguarnito uno spazio fondamentale in cui si fionda immediatamente Callejon.

In sostanza il Napoli ha conquistato con facilità lo spazio tra le due linee di difesa e centrocampo avversarie e grazie alla qualità e alla rapidità dei suoi interpreti era spesso un gioco da ragazzi arrivare dalle parti di Meret. Più che sottolineare i famigerati automatismi (disposizione a triangolo, dai e vai, tagli in profondità, …) che permettono puntualmente al Napoli di uscire palla a terra in spazi risicati, occorre ribadire ancora una volta l’imprescindibilità di un calciatore con spiccati tempi di inserimento quale Allan, protagonista assoluto dell’incredibile stagione azzurra.

La semplicità con cui si infila nello spazio e brucia in velocità Felipe e la freddezza con cui trafigge nell’unico spazio possibile Meret rappresentano un biglietto da visita ideale per qualsiasi mezzala. Ma forse la cosa che stupisce maggiormente nell’azione del gol è proprio quello straordinario atletismo concessogli da Madre Natura, che gli permette di essere allo stesso tempo brevilineo e forzuto, di accorciare rapidamente i passi senza perdere l'equilibrio e rimediare ad un controllo iniziale non proprio perfetto anticipando in uscita il portiere ospite.