La formazione già fatta per l’Inter

La formazione già fatta per l’InterTuttoNapoli.net
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 9 giugno 2020, 17:31Zoom
di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Conto alla rovescia. Minuti a cui affidare qualche paura, desiderio crescente di piccola routine. Lontani dallo stadio, ma un sentimento crescente di assenza, che presto verrà colmata. È ufficialmente partito il countdown di chi, alla fine, proprio senza il Napoli non riesce a stare. Ora che il ciclone epidemico sembra dare respiro, ora che manca sempre meno alla riapertura di quel tempio che per molti sarà una casa dalla quale stare (purtroppo) ancora lontani.

Sabato sera il San Paolo riaccende le luci e se ci riflettiamo davvero bene questa è già una grande notizia. Perché Napoli ha bisogno del Napoli per accendere la passione, per dividere nei giudizi, per contemplare la possibilità concreta di un nuovo inizio che magari spaventa, ma che va affrontato col petto in fuori. Dal 29 febbraio quelle porte sono rimaste tristemente chiuse. Nessuna luce, nessun applauso, nessuna tachicardia prossima all’infarto per un gol sbagliato. Un silenzio capace di fare male, come quello delle nostre strade nelle scorse settimane.

Ci siamo. O meglio ci risiamo. Perché si era lasciato un discorso in sospeso. Un discorso nel bel mezzo del quale aveva preso la parola un luminare iberico, tal Fabián Ruiz Peña, esponente di spicco della corrente filosofica dei ‘talentuosi per volontà divina’. Ecco, questo ragazzone si era arrogato il diritto di rubare la scena nel tempio di San Siro, piazzando all’incrocio un mancino che aveva lasciato tutti senza parole. Conte e tutta l’Inter ammutolita dalla teoria assolutista dello spagnolo.

Da lì. Proprio da quel momento si dovrebbe legare con ago e filo lo strappo temporale che è un lungo volo nel vuoto. Un’attesa ora pronta ad essere colmata, con delle diversità che andranno buttate giù tutto d’un colpo, per non perdersi la sostanza: il Napoli in campo. Con le idee già molto chiare, con le gambe che dovranno dare risposte importanti, con Gattuso che ha già fatto tutte le scelte. Perché tra i pali appare improbabile non rivedere Ospina, perché sulle corsie nessuno può mettere in discussione la titolarità di Di Lorenzo e Mario Rui, perché senza Manolas accanto a Kalidou ci sarà Maksimovic. Perché Demme da lì in mezzo e quando lo sposti, perché al talento di Fabiàn e Zielinski Ringhio non ci rinuncia, così come al sempiterno Callejon ed al capitano sull’altra fascia. In attacco, figuriamoci se non gioca Mertens. L’undici è pronto. Ora prepariamo un pochino il cuore a questo ritorno…