Milik dopo le parole di Giuntoli è senza scelta

(di Arturo Minervini) - No way out, direbbero quelli anglofoni o che magari amano il wrestling. In parole povere: senza via d’uscita. Spalle al muro, insomma. Arek Milik ora è ufficialmente appeso ad un filo, o meglio tiene tra le mani una di quelle patate bollenti che si attivano con un conto alla rovescia.
.Il timer è fissato alla scadenza del suo contratto: giugno 2021. A passare la palla rovente all’attaccante polacco è stato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che sul futuro del classe ’94 è stato laconico: “Parliamo di un ragazzo giovane così bravo che potrebbe avere mercato, se non rinnoverà lo metteremo in vendita”.
Eccolo, l’ultimatum che prima era uno spiffero e che ora diventa voce secca, quasi tuonante. Ufficializzare una posizione del club per rendere partecipi anche i tifosi della situazione, riversando tutto il peso della scelta sulle spalle di Milik era scelta probabilmente inevitabile, mossa da abile giocatore di poker che ora osserva la fronte madida di sudore dell’avversario che tiene tremanti certe che scottano e che impongono pochissimo margine d’errore. L’ultima giocata spetta dunque a Milik che ora sa, ma in realtà già lo sapeva: se non rinnova finisce sul mercato. Ma a fare le condizioni per l’addio sarà il Napoli…
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